Ecco i 7 candidati per il dopo Blatter

Alla fine sono ben 7 i candidati che aspirano a sostituire Blatter alla presidenza della Fifa. Le elezioni sono in programma per il prossimo 26 febbraio. I possibili successori dello svizzero sono: il principe Alì Bin al Hussein di Giordania, il presidente della Federcalcio liberiana Musa Hassan Bility, l’ex vicesegretario della Fifa Jerome Champagne, Michel Platini e Gianni Infantino, rispettivamente presidente e segretario generale Uefa, lo sceicco del Bahrain e numero uno della Confederazione asiatica Salman bin Ebrahim Al Khalifa e Tokyo Sexwale, attivista anti-apartheid, politico e uomo d’affari sudafricano.
Ora la Fifa valuterà queste candidature, avvalendosi del supporto della camera inquirente del Comitato Etico, per decidere poi chi verrà ammesso alla competizione elettorale. Questo processo non sarà applicato a Michel Platini poiché al momento è in corso la sospensione di 90 giorni inflitta dal Comitato etico Fifa per l’ormai famosa questione dei due milioni di franchi svizzeri ricevuti da Blatter nel 2011 ma per un lavoro svolto alla Fifa fra il ’99 e il 2002, oggetto d’indagine del procuratore generale svizzero. In caso che la sospensione dovesse esaurirsi o essere annullata prima delle elezioni, la Commissione deciderà come procedere.
Nel frattempo Blatter ha raccontato la sua verità di questi ultimi mesi, in una lunga intervista all’agenzia di stampa russa Itar-Tass. “La grande crisi è cominciata con gli arresti di Zurigo ed è curioso che ci fosse un giornalista americano in quell’hotel alle 6 del mattino – le sue parole – A quel punto un grande tsunami si è abbattuto sulla Fifa e tutti hanno detto che ero io il responsabile. Ma come posso essere moralmente responsabile per tutti? Le accuse riguardano le attività di quei sei dirigenti nelle Confederazioni, non nella Fifa”.
Ha sostenuto poi Blatter che: “Sono diventato l’obiettivo principale degli attacchi perché la Uefa da tre anni, e soprattutto dopo il Mondiale in Brasile, non mi vuole come presidente, ma le altre Confederazioni erano con me, solo la Uefa voleva farmi fuori e non ha avuto successo, anzi, sono stato rieletto. E la questione è diventata politica con l’Unione Europea che per due volte ha portato avanti una risoluzione, prima per dire che Blatter non doveva essere eletto e poi che doveva andare via. All’inizio era un attacco personale, era Platini contro di me, poi la questione è diventata politica, con gli attacchi dei Paesi che hanno perso il Mondiale, Inghilterra contro Russia e Usa contro Qatar. Ma non si può distruggere la Fifa, la Fifa non è una banca svizzera, non è una compagnia commerciale e sono sicuro che all’inizio, quando la Uefa diceva di non volermi, non immaginava che sarebbe finita così”.
“Si conoscono i problemi che ci sono fra la Russia e gli Stati Uniti e la Coppa del Mondo o il presidente della Fifa sono il pallone in un grande gioco politico”, ha concluso poi Blatter.
Latest posts by Redazione (see all)
- Mangiare al Museo, a Milano - 27 Gennaio 2022
- La Calisto di Cavalli per la prima volta alla Scala - 25 Ottobre 2021
- Don Chisciotte agli Arcimboldi - 20 Ottobre 2021
Irene Antonucci, il nuovo sorriso della tv italiana
Sylvie Lubamba, solidarietà a Salvini
Risotto al burro e timo con tartufo bianco
Cambiare la nostra idea di cambiamento