Accoltellamento in stazione – Al lavoro l’antiterrorismo

Dopo l’accoltellamento in stazione centrale a Milano, avvenuto ieri, ai danni di un agente della Polfer e di due militari, si scava nella vita dell’aggressore e spunta un video inneggiante all’ISIS pubblicato sul profilo Facebook dell’uomo.
L’accoltellamento in stazione è avvenuto ieri nel pomeriggio, quando un agente della Polfer e due militari hanno avvicinato un italo-tunisino Imail Hosni per un controllo di routine, alla richiesta degli agenti di presentare un documento, il giovane ha estratto un coltello ed ha iniziato a sferrare colpi contro i militari e l’agente Polfer.
Fortunatamente nessuno dei tre feriti è grave, l’uomo identificato, è stato poi arrestato. Se in un primo momento si era pensato ad un caso di criminalità comune ma approfondendo le indagini si è scoperto sul profilo Facebook dell’indagato un video inneggiante all’ISIS.
Visto l’accaduto, non si indaga più sull’accoltellamento in stazione centrale ma è anche intervenuto il magistrato del pool antiterrorismo Alberto Nobili che ha spiegato come il ragazzo nel video dicesse “Il piu’ bell’inno dell’Isis che abbia mai sentito in vita mia”.
Da quanto è emerso fino ad’ora, l’italo-tunisino abiterebbe in furgone nel quartiere di Quarto Oggiaro a Milano e avrebbe diversi precedenti penali legati a fatti di droga. Non avrebbe inoltre, da diverso tempo, più contatti con la famiglia.
Gli investigatori, dopo una perquisizione nel furgone del ragazzo, non hanno trovato telefoni, pc, tablet o altri dispositivi informatici. Si indaga anche su una presunta esperienza lavorativa del giovane presso Mc Donald’s. Presunta in quanto al momento dichiarata solo sul suo profilo Facebook e non confermata dall’azienda.
Dopo l’accoltellamento in stazione centrale, Roberto Maroni ha chiesto di fermare la marcia “pro migranti” organizzata per il 20 maggio prossimo. Il governatore della regione Lombardia ha così commentato “Ho espresso, e la rinnovo, la mia solidarietà e vicinanza agli agenti che sono stati feriti e che sia opportuno, lo ripeto, annullare la marcia pro-immigrazione prevista per domani a Milano, in segno di rispetto per le forze dell’ordine e per chi garantisce la nostra sicurezza ed esposto, purtroppo, come si vede, a rischi per la propria vita e per la propria incolumità”
A Maroni ha prontamente risposto il sindaco di Milano, Beppe Sala, che si è detto contrario a cancellare la marcia “Vedo alcuni che chiedono l’ annullamento della marcia e ripenso a quanti erano in coda per rubare un selfie con il Papa nel corso della sua visita a Milano, salvo dimenticarsi all’istante l’insegnamento del Santo Padre. Forse un pò di coerenza non guasterebbe” il sindaco del capoluogo lombardo ha poi aggiunto “il criminale che ha accoltellato gli uomini delle forze dell’ordine è figlio di madre italiana e di padre nordafricano ed è italiano a tutti gli effetti. Ciononostante a qualcuno fa comodo buttare questo atto criminoso sul conto dei migranti”.
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