Agosto saggezza mia non ti conosco

Le vacanze estive sono tempo di bilanci. Complice l’immatura abitudine di pensare alla chiusura di un ciclo temporale in concomitanza con la chiusura delle scuole, tra giugno e luglio pensiamo di essere arrivati alla fine dell’anno, e organizziamo i buoni propositi per l’anno nuovo: settembre.
L’anno 2014-2015, conclusosi alla mezzanotte del 31 luglio, ha rappresentato per moltissimi un anno terribile. Duro, di crisi, di disoccupazione, di buio. E’ quindi più che giusto e naturale lasciarselo alle spalle, magari con un mese di vacanza. Questa crisi terribile che indossiamo con più disinvoltura di un tubino nero e sfoggiamo ad ogni occasione di conversazione in sostituzione del vetusto ‘non ci sono più le mezze stagioni’, infatti, non ha impedito agli italiani di entrare in quella che è la nuova confort zone, quella che io definisco la ‘sindrome del metalmeccanico della Breda’: alle ore 18.00 del 31 luglio ultimo scorso i social network sembravano la catena di montaggio della nota azienda. Saluti a tutti, auguri di buone vacanze, frasi (fatte) di commiato, aforismi spacciati per pensieri propri come se piovessero. A quanto pare, la maggioranza degli italiani ha concluso il periodo lavorativo con la fine del mese e si dirige verso mete vacanziere più o meno distanti. Ci aspettano ora fotografie dai luoghi di villeggiatura (potremmo lanciare l’hashtag #vacationporn), saluti mattutini originali (il più diffuso ultimamente sembra essere #ciaone) e dichiarazioni di intenti sull’organizzazione delle giornate.
Attenzione: spoiler!
Tempo 20 giorni e le bacheche dei social network saranno invase da redivivi Fantozzi di ritorno dal paradiso in piena crisi depressiva post vacanza.
Speriamo in un’azione scellerata da parte del Governo, che sposterà l’attenzione dei leoni da tastiera dalle vacanze passate alle ricette infallibili per far funzionare la nazione. Più precisamente, ci contiamo.
Prima di augurare a tutti i nostri lettori buone vacanze, però, abbiamo un piccolo suggerimento: insieme alle persone che leggeranno i vostri post e che sperate di far morire d’invidia, ci saranno numerosi malintenzionati che non aspettano altro di sapere che siete partiti per far visita alle vostre case. Per evitare che gli unici a subire un travaso di bile siate voi al ritorno, seguite il consiglio più saggio e inascoltato di tutti i tempi: spegnete le luci della ribalta e provate a divertirvi per davvero. Rilassatevi, divertitevi, riposatevi; non ci crederete mai, ma è possibile farlo anche senza dichiararlo su Facebook.
Buone vacanze!
Sabrina Antenucci
Twitter: @SabrinaAnte – Facebook: Sabrina Antenucci
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