Al “Nessuno tocchi Milano” del PD, Forza Italia, lunedì, risponde con “Milano non si piega”

Al “Nessuno tocchi Milano” organizzato dal PD di Pisapia che ha dato appuntamento oggi, domenica 3 maggio, alle 16 a Cadorna per ripulire Milano, Forza Italia di Gallera risponde con “Milano non si piega”. L’appuntamento, in questo caso è per domani, lunedì 4 maggio alle 20, fiaccole alla mano, per percorrere via Carducci (angolo Corso Magenta) fino a via Pagano ripercorrendo quanto calpestato e distrutto dai delinquenti lo scorso venerdì 1 maggio. Per entrambe le manifestazioni gli inviti sono estesi a tutti i cittadini. In mezzo, ancora una volta, c’è Milano.
Perché questa risposta che “non si piega”? chiediamo a Giulio Gallera Coordinatore Cittadino FI Milano
«La Milano di questo governo s’è permeata di un clima culturale che ha determinato quanto successo venerdì. Manifestazioni di questo tipo, infatti, non sono nuove alla cronaca cittadina. Da Lorenteggio al Giambellino molte sono quelle che hanno segnato la nostra città con episodi spiacevoli. Episodi che venerdì hanno calcato la mano proprio perché hanno trovato l’humus adatto per esplodere» spiega Gallera
«La politica di questa amministrazione, con gente come quella che due giorni fa ha letteralmente devastato la nostra città, ha cercato sempre il dialogo, un punto d’incontro. Ha aperto le porte di alloggi, ha fatto finta di non vedere alcuni locali occupati abusivamente…Quello di venerdì 1 maggio, tra gli altri, è stato uno dei tanti risultati ottenuti da un simile trattamento negligente. “Milano non si tocca” equivale ad organizzare frettolosamente una manifestazione per cercare di salvare il salvabile. Ma qui il danno è stato fatto proprio per la tolleranza mostrata da chi per anni ha strizzato l’occhio a gente capace di fare danni del genere. “Milano, invece, non si piega a nessuno”.- continua il coordinatore di Forza Italia raggiunto telefonicamente.
Le regole vanno rispettate da tutti anche da chi cerca un dialogo mentre vive abusivamente nei centri sociali. L’amministrazione che oggi passa dall’arancione al rosso vergogna, e per mascherarlo organizza una manifestazione chiamando i cittadini a ripulire quello che lei ha contribuito a distruggere, questo dovrebbe saperlo e non solo ora che ha addosso i riflettori di Expo.
Il mondo e la città non iniziano e finiscono a Rho. La città siamo noi. E se qualcuno nel frattempo l’avesse dimenticato, sono anche i milanesi che hanno permesso questa Esposizione Universale. Non esistono zone franche. Non ci sono zone o cose che si possono tollerare. Nei giorni prima della manifestazione sono state perquisite delle case e fermate delle persone. Di fatto, però, non sono riusciti nemmeno a confermare quei fermi. Il perché lo chieda ad Alfano.
Forza Italia – continua Gallera – aveva denunciato alla stampa il fatto che esponenti della maggioranza, come il capogruppo di Sel, pur nella sua veste di avvocato, avessero chiesto preventivamente l’autorizzazione a entrare nelle carceri e prefettura per difendere chi avrebbe messo a ferro e fuoco la città. Ora, ribadisco, è troppo tardi dire giù le mani da Milano. La manifestazione organizzata dal Pd suona piuttosto come una farsa. Per questo FI non vi parteciperà e anzi ha organizzato la manifestazione “Milano non si piega” con cui vogliamo dare voce alla rabbia e all’indignazione dei milanesi e urlare forte che Milano non si piega alla violenza».
Secondo lei, oggi, il problema sicurezza va oltre questi manifestanti? Mi spiego, se al posto di questo pugno di delinquenti ci fossero stati i terroristi dell’ISIS chi avrebbe dovuto prendersi le responsabilità?
Si, certamente il problema sicurezza è pregnante e non è passato inosservato. Le responsabilità politiche e sociali non vanno sottovalutate e, il bene del Paese supera le porte di Palazzo Marino. Renzi si è preoccupato fino ad ora di far arrivare a suo nome, magari dimenticando di inserire non dico la città di Milano, che ha contribuito sia economicamente sia fattivamente per la buona riuscita dell’Expo, ma il nome dell’Italia all’interno degli inviti fatti arrivare a questo o a quello….io credo che forse, farebbe bene a preoccuparsi più del fattore sicurezza Italia che di raccogliere strette di mano».
Alla manifestazione, “Milano non si piega” sono state invitate tutte le forze politiche e sociali, si unirà anche la Lega nord. Insieme sfileranno per le vie messe a ferro e fuoco dagli antagonisti e black bloc, fino a Pagano
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