Alcune “Note di cucina” al Teatro Out Off

Dal 5 al 31 maggio 2015 al Teatro Out Off (via Mac Mahon, 16), andrà in scena “Note di cucina“.
Di Rodrigo Garcia, traduzione Barbara Nativi, regia Lorenzo Loris con Mario Sala, Massimiliano Speziani, Monica Bonomi, video Dimitris Statiris, intervento pittorico Giovanni Franzi, elementi scenici Daniela Gardinazzi, costumi Nicoletta Ceccolini, luci e fonica Stefano Bolgè e tecniche video Alessandro Canali.
“Il luogo in cui ho trascorso i primi anni della mia vita è il quartiere San Miguel, nella periferia più misera di Buenos Aires, dove la gente fruga nella spazzatura per mangiare. Per questo il mio lavoro è ossessionato dall’idea del benessere di pochi confrontata alla disperazione di molti. Il mio teatro parla dell’eccesso di consumo.”
Prodotto e presentato con successo a Milano dal Teatro Out Off nel 2004 “Note di cucina” dell’autore Premio UBU 2004 Rodrigo Garcìa, è un surreale excursus sui nostri vizi comportamentali, soprattutto legati al cibo e al consumo, tema che ci è sembrato giusto proporre in occasione di Expo 2015. Un critica aspra e irridente della società dello spreco con una scrittura informale, poetica, a volte di grande effetto comico. In occasione della messa in scena di “Note di cucina” all’Out Off abbiamo voluto approfondire i temi dello spettacolo inserendoci così nel clima di discussione che sarà al centro delle manifestazioni di Expo. Studiosi, artisti ed esperti introdurranno brevemente alcune serate.
Note di cucina
Nel testo di Garcia due uomini cucinano intorno a un tavolo, tra fornelli, pentolame, verdura, carne olio e tutto il necessario che gli occorre per preparare i loro piatti preferiti. Mentre una ragazza che ha una relazione con uno di loro assiste alle schermaglie dei due amici che cercano di superarsi nell’arte culinaria. Cucinano e passano in rassegna: la musica, i viaggi, il successo, la follia e persino un concerto delirante con Sting e Niki Lauda e l’Africa Nera. Mettono tutto nel loro pentolone e mischiano parole e dolore. Nel senso che insieme agli ingredienti dei piatti, cuociono anche gli ingredienti che costituiscono la loro vita: frustrazioni, insuccessi, sconfitte. Come quando ci capita di cucinare con gli amici e ci raccontiamo “il mondo che sta fuori da noi” e ci sentiamo più liberi, così anche le loro esternazioni individuali diventano dei racconti fantastici, irresistibilmente comici, che permettono loro una fuga dalla realtà. Tanto riescono ad andare lontano con i loro deliri, quanto invece si incagliano intorno a quel tavolo quando si rivolgono al loro privato, a ciò che sono riusciti a combinare nella vita. Assistiamo con loro tre alla preparazione del mangiare come rito estremo del consumo: cucinare bene, sapere gli ingredienti giusti per poi divorare le cose, impossessarsene e metterle “dentro di sé”. Le manipolazioni elementari influenzano il nostro modo di pensare. Noi siamo anche quello che mangiamo. La tematica del cibo moderno che intossica una società abbiente generando idee meschine e odio e la mercificazione di coscienze e corpi è il filo conduttore di questa invettiva incalzante e tragicomica di Rodrigo García. (…) Io non pretendo di condividere opinioni e punti di vista col pubblico. Non ho mai voluto che qualcuno “entrasse nel mio mondo”. Al contrario, io metto qualche tema sul tappeto (con le carte che il destino, la genetica e la mia educazione mi hanno dato), sperando che siano l’inizio di un dibattito interiore. Si vedrà poi se questo succederà grazie al silenzio al riso o al lancio di una sedia addosso a un attore. Tutto quello che posso fare con le mie carte è cambiarle d’ordine, o inventarmi altri tipi di gioco, e anche usarle diversamente. Non è una cosa da poco… Il protagonista delle mie opere è un ideale artistico e sociale, chiaro e scomodo: offrire altri punti di vista. O almeno dire: io credo che questa cosa si può guardare in un altro modo. In generale, io devo mentire, scrivere il contrario di quello penso, scagliarmi contro le mie stesse convinzioni. (…) Io non sono capace di raccontare storie. Eppure pretendo che la mia opera, una volta terminata, si trasformi in una storia. (…).
Programma degli incontri: (in definizione altri appuntamenti che verranno comunicati in seguito)
- 13 maggio, ore 20.45: Pietro Leemann, dal 1989 è Chef di “Joia, alta cucina naturale” a Milano, primo ristorante vegetariano europeo ad aver ricevuto una stella Michelin nel 1996 ed unico ristorante stellato vegetariano della ristorazione italiana. Il suo percorso professionale lo ha portato a raggiungere grandi obiettivi a livello internazionale.
- 26 maggio, ore 20.45: Decio Giulio Riccardo Carugati, scrittore, giornalista, critico del design, collabora con diverse testate dell’informazione, della cultura, del design. Dal 2004, direttore scientifico della collana Design&Industria, Electa Mondadori Editore. Tra i titoli editi a sua firma, Walter Maria de Silva, 2012, con cui ha vinto il primo premio Autobuch Preis 2013, categoria biografie, nell’ambito della Buchmesse a Frankfurt, e Stilnovo, 2013.
- 31 maggio, ore 16.00: Lorenzo Cogo, Classe 1986, è lo Chef stellato più giovane d’Italia. A soli 25 anni conquista infatti la sua prima stella Michelin, quando apre il suo ristorante “El Coq” a Marano Vicentino. Marisa Fumagalli, dal 1985 al Corriere della Sera, è stata inviata di cronaca e attualità. Segue i Premi letterari Campiello e Cortina, il Nonino e altri eventi culturali. Da tempo scrive anche di enogastronomia, attenta alle tendenze e ai personaggi del mondo gourmet. Sul Corriere.it, tiene un blog, Il dito nel piatto.
Nel Foyer del teatro verranno proiettate le foto di Fabrizio Garghetti che documentano performance e eventi spettacolari sul cibo e gli artisti dalla fine degli anni ’70 e il video Fluxus 2014 “Spaghetti souce” ideato da Gian Emilio Simonetti e realizzato da Stefano Montani.
Prenotel 0234532140 lunedì ore 10 > 18 e martedì > venerdì ore 10 > 20; sabato ore 16 >20
Ritiro biglietti Uffici via Principe Eugenio 22. Lunedì > venerdì ore 11 > 13;
Botteghino del teatro, via Mac Mahon 16 da martedì a venerdì ore 18 > 22, sabato ore 16 > 21, domenica ore 15 > 17
Biglietto:
Ridotto a 9 € per i titolari dell’Istituto Cervantes di Milano
Intero 18 Euro – costo prevendita e prenotazione 1,50/1,00 Euro
Riduzione 12 Euro under 25 ; 9 Euro over 65 Convenzione con il Comune di Milano
Orari spettacoli da martedì a venerdì ore 20.45; sabato ore 19.30; domenica ore 16.00
trasporti pubblici tram 12-14 bus 78 Accesso disabili con aiuto.
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