Annalisa, nuovo disco e nuovo tour

Settimana impegnativa ma ricca di soddisfazioni per Annalisa Scarrone. Uscita con il nuovo singolo “Se avessi un cuore” il 15 aprile, ha aperto sabato scorso il suo tour 2016 riempiendo il teatro San Domenico di Crema, scelto per la terza volta come data zero. Lasciata Crema Annalisa ha fatto tappa al Barclays Teatro Nazionale di Milano, sold out, dopo l’ospitata a The Voice e poi di nuovo in concerto all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Tutto questo insolitamente prima dell’uscita del suo quinto album, intitolato appunto “Se avessi un cuore” che avverrà oggi 20 maggio 2016. Vuole essere un esperimento quello di presentare in anteprima le canzoni del nuovo lavoro discografico, dal vivo, a contatto con il pubblico per vederne la reazione e viverne insieme le prime emozioni che gli inediti possono regalare. E’ interessante questo modo alternativo di lanciare un disco e soprattutto di assistere ad un concerto pop, in cui molto spesso il pubblico è preparato a ciò che andrà a sentire. Rischia Annalisa ma senz’altro raggiunge lo scopo che lei stessa chiede al pubblico: vivere l’”esperienza della musica” per conservarne la “magia” in un “angolo del nostro cuore”. Quel cuore è protagonista indiscusso dell’ultimo lavoro di Nali, viene citato nel singolo di lancio, è rappresentato sullo sfondo del palco ad inizio spettacolo dal grafico dinamico di un elettrocardiogramma, viene scelto come logo nei gadget all’ingresso del teatro, viene portato tra il pubblico dai fans più affezionati con numerosi palloncini rossi.
L’avevamo lasciata a febbraio nella città dei fiori con la sua “Diluvio universale”, scritta con Diego Calvetti, un “flusso di coscienza”, come lei stessa lo definisce, sull’amore e sulla vita. Una canzone meno immediata rispetto a “Una finestra tra le stelle” dello scorso anno, con uno stile più impegnato e cantautoriale, accolto tiepidamente dal pubblico sanremese. E con questa canzone apre il concerto. Ma il fil rouge del nuovo disco ha un altro mood, prevalgono sonorità elettroniche, tanto che è la stessa Annalisa ad aver a portata di mano sul palco un mixer e una tastiera. Ci sono pianoforti, percussioni e sintetizzatori. C’è molta più leggerezza nel nuovo lavoro, che aiuta Nali ad essere più naturale nell’interpretazione delle canzoni e a scrollarsi di dosso l’etichetta di cantante ”fredda”. A conferma di questo spirito, è lei stessa a dire di “lasciare andare le cose” come vanno, presentando la nuova “Leggerissima”, scritta da Luca Chiaravalli, produttore insieme a Fabrizio Ferraguzzo dell’album, che firma anche “Inatteso” e “Quello che non sai di me”, presenti nella scaletta dello spettacolo. La leggerezza degli arrangiamenti non tradisce però la profondità dei contenuti, come nel singolo “Se avessi un cuore”, in rotazione radiofonica ormai da un mese, dove si tratta con intelligenza il tema delle diversità ed diventa un invito a usare cuore, e cervello, prima di parlare. Dalla felice collaborazione con Dua Lipa, canta “Potrei abituarmi”, versione italiana scritta da Nali di “Used to be”, presente nel disco. Dei suoi vecchi successi non ci fa mancare “Una finestra tra le stelle”, voluta dalla Cristofoletti nel suo viaggio nello spazio, la sognante “Alice e il blu”, le più recenti “Vincerò” e “Splende”, tra le altre. Mantenendo questo inaspettato clima elettro-pop e dance presente in alcune delle nuove canzoni, rivisita in un medley “Posizione fetale”,”L’ultimo addio” e “Scintille”.
Lo spettacolo, anteprima del tour e del disco, mostra senz’altro un lato spensierato e allo stesso tempo profondo di Annalisa, con un repertorio musicalmente più commerciale, ma tutto da scoprire.
Andrea Galloni
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