Asportato lobo polmonare senza anestesia generale, a Brescia primo caso in Italia

Eccezionale intervento a Brescia. Presso la Divisione di Chirugia toracica degli Spedali Civili, una paziente con neoplasia del polmone destro e a elevato rischio per anestesia generale(a causa di una rara forma di coagulopatia associata ad alto pericolo di trombosi) è stata sottoposta a un intervento chirurgico di resezione lobare polmonare in videotoracoscopia (Vats Lobectomy) senza procedere a intubazione, in respiro spontaneo e con sola sedazione e anestesia peridurale.
Questo tipo di trattamento, affermano i sanitari, “è stato eseguito, per la prima volta in Italia con pieno successo, in assenza di complicanze, e rapida dimissione della paziente in quarta giornata postoperatoria”. Il chirurgo toracico Mauro Benvenuti e il direttore dell’Unità operativa di Rianimazione cardiochirurgica, Aldo Manzato, sottolineano che questo approccio è stato deciso per “permettere una rapidissima mobilizzazione della paziente ed un recupero immediato, già pochi minuti dopo il termine della procedura chirurgica”.
La lobectomia polmonare videotoracoscopica, precisano i medici, è una tecnica sicura e con risultati oncologici sovrapponibili alla metodica tradizionale nel trattamento di tumori polmonari in stadio non avanzato.
La scelta di ricorrere alla sedazione senza intubazione né anestesia generale, aggiungono i sanitari, “richiede grande affiatamento tra tutti i membri dell’équipe: chirurghi, anestesista ed infermieri. L’intervento a polmone ventilante risulta più difficoltoso dal punto di vista tecnico e la gestione anestesiologica richiede una grande competenza”.
L’anestesia generale, con la ventilazione monopolmonare e l’utilizzo di un tubo endotracheale doppio lume, viene eseguita normalmente sia nella chirurgia ‘open’ che toracoscopica. Ma questo approccio può produrre effetti avversi: lesioni tracheali, danni polmonari indotti dal ventilatore, nausea o vomito e blocco residuo neuromuscolare.
Benché la metodica impiegata a Brescia, “utilizzabile solo presso centri di alta specializzazione, non abbia un utilizzo estensivo, può essere considerata e utilizzata in casi particolari estremamente selezionati”, concludono i sanitari. (ADNKronos)
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