Atm e i disagi in periferia, racconto di un pendolare colognese

di Sabrina Sala
La vita di un pendolare colognese non è certo una passeggiata, anzi: i servizi offerti da Atm purtroppo non soddisfano appieno il bisogno di chi deve spostarsi con i mezzi pubblici e che, dunque, ogni giorno si confronta con i disagi provocati dall’azienda di trasporti milanese. Disagi di varia natura, di cui tutti parlano, che in molti segnalano a chi di dovere, ma che nessuno risolve.
Cologno Monzese è una città servita dalla metropolitana, infatti ci sono ben tre fermate: nord, centro e sud. Tuttavia non va a coprire l’intero territorio, così sono state istituite anche delle linee in superficie che servono effettivamente la parte scoperta. Linee che presentano numerosi problemi, primo tra tutti quello degli orari: “signorina, è già passata la 707?”. “Si, due minuti fa”. “Ma sono le 15.35! Sul cartello c’è scritto che dovrebbe passare alle 15.44!”.
Questa è una conversazione a cui si assiste un paio di volte all’ora presso la fermata di Cologno Sud: di lì passano ben tre linee di autobus, che andranno poi a servire diverse parti della città. Gli autisti non rispettano gli orari, ma soprattutto, problema più grave, non esistono coincidenze tra metro e pullman. Pullman che purtroppo passano una volta ogni mezzora e che nei festivi non effettuano le corse.
Insomma, un problema non indifferente. Parlando di frequenza, non si può non citare la frequenza della partenza delle metropolitane: nei giorni lavorativi, negli orari di punta, ne passa una ogni 5, 6 minuti; in mattinata e nel pomeriggio l’attesa dura circa un quarto d’ora; la sera è meglio non prendere la metro visto che la frequenza scende a una volta ogni mezzora. Cosa che succede regolarmente nei giorni festivi, durante i quali, se per caso si perde la metro, bisogna aspettare a lungo.
Con l’inizio di Expo però le cose sono cambiate: visitando il sito Atm infatti, si scopre che dal primo maggio, nei giorni festivi, le metro partiranno tre volte ogni ora, quindi ogni venti minuti. Il servizio autobus invece rimane immutato.
Altro problema non indifferente è quello di anziani e disabili: solo la stazione di Cologno Nord è fornita di ascensori, mentre le altre due sono solo dotate di scale mobili in salita, molto spesso guaste.
I lavori per l’inserimento degli ascensori sono stati finanziati da Atm, dalla ex Provincia e dal Comune; sono durati quasi due anni e si sono conclusi da pochi mesi; il servizio funziona bene tutto sommato, fortunatamente. Tuttavia un dipendente Atm ha segnalato che uno di essi talvolta si blocca.
Le altre due stazioni, quelle più frequentate dagli anziani, invece sono sprovviste di tutto, nonostante esistano due vani per ognuna, uno a destra e uno a sinistra, predisposti per l’inserimento degli ascensori quando sono state costruite le stazioni; vani tuttora inutilizzati. Il dipendente Atm in servizio a quel momento è rimasto molto vago al riguardo e non ha voluto dare più informazioni. Però, secondo il servizio di InfoLine Atm, questo problema potrebbe essere aggirato in due modi:
- Il disabile/anziano può comunicare ad Atm il percorso che intende seguire, per tempo naturalmente, e Atm può suggerire un percorso alternativo qualora le stazioni interessate fossero sprovviste di ascensori ecc.
- Il disabile/anziano può avvalersi del servizio Atm di superficie, che mette a diposizione dei mezzi dotati di rampa per carrozzine.
Questo è ciò che Atm può fare per venire incontro al problema delle barriere architettoniche.
Tuttavia non basta, l’ideale sarebbe se quegli ascensori venissero inseriti nei vani già presenti, magari attraverso una collaborazione tra Comune e Atm. La risposta dell’operatore è stata molto vaga, infatti ha sostenuto che al momento non ci sono fondi per tali lavori, specialmente perché al momento si preferisce sistemare le stazioni di Milano città piuttosto che quelle di provincia. In effetti anche il dipendente Atm di Cologno nord, persona molto disponile e gentile, ha segnalato che anche a Vimodrone e a Cascina Burrona c’è lo stesso problema; lì addirittura mancano anche le scale mobili. In ogni caso, secondo l’operatore di InfoLine, si potrebbe comunque fare richiesta.
Altro problema non indifferente è quello delle tariffe, in continua crescita: per percorrere la tratta interurbana da Milano centro a Cologno, uno studente – fino ai 26 anni – spende 41,50€ al mese, mentre un adulto ne spende 47,50. Contro i 22€ dell’abbonamento urbano per studenti, i 30 per gli anziani e i 35 per tutti gli altri. Il tutto per sole tre fermate.
Una notevole differenza anche tra i biglietti monouso: da Cologno a Milano centro, a/r, la tariffa si aggira sui 3,80€; da Cologno ad una fermata qualsiasi prima di Loreto, a/r, il costo è di 3,20€.
Un biglietto per viaggiare sul bus a Cologno viene 1,60€, a prescindere dal percorso.
Alla luce di questo sorge spontanea la domanda: vale la pena sostenere degli oneri così alti per un servizio come questo?
La risposta di diversi residenti di Cologno, specialmente anziani e giovani, è sempre la stessa: “Io? Il biglietto? Ma neanche per sogno! Sti autisti fanno sempre quello che vogliono, sono più le volte che dobbiamo aspettare mezzora perché non vengono rispettati gli orari!”; oppure “1,60€ per fare tre fermate sono un furto.. devo solo andare al cimitero a trovare mio marito, ho una pensione da fame: perché devo dare a questi qui tutti quei soldi? Almeno funzionasse bene il servizio, ma neanche quello!”.
Al riguardo le istituzioni tacciono, o poco dicono. Il Consigliere comunale Alessandro Morsilli, del PD, in un commento su Facebook dichiara: “Anche l’attuale amministrazione ha sollecitato ripetutamente l’ATM per la risoluzione dei vari problemi. L’eliminazione delle barriere architettoniche è già stata concordata, anche se con tempi lunghi. Il problema delle tariffe potrebbe essere presto risolto per l’azione congiunta dei sindaci dell’area metropolitana. Anche altri problemi, come ad esempio l’inquinamento acustico che devono subire i cittadini colognesi che abitano in prossimità della metropolitana, che io ho segnalato con una interpellanza del 12 settembre 2014 in consiglio comunale, dovrebbe essere in via di risoluzione“.
Pare infine che alcuni dei candidati sindaci per le prossime amministrative abbiano inserito nel proprio programma un eventuale trattativa con Atm, ma ancora niente di concreto
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