Attentato a Istanbul, almeno 35 i morti

Istanbul colpita al cuore in quella che doveva essere una notte di festa, la Notte di Capodanno, e che invece si è trasformata nell’ennesimo dramma del terrorismo: almeno 35 morti e diverse decine di feriti sono infatti il primo bilancio dell’attentato che ha scosso la megalopoli turca a cavallo della Mezzanotte che ha segnato l’ingresso nel nuovo anno, probabilmente qualche minuto dopo.
Dalle prime ricostruzioni, almeno due sarebbero gli attentatori entrati nel Reina Club, un noto locale notturno della città, sebbene successivamente il governatore della provincia di Istanbul, Vasip Sahin, abbia parlato di un singolo terrorista, che sarebbe entrato nella discoteca vestito da Babbo Natale e avrebbe poi aperto indiscriminatamente il fuoco sulla folla munito di kalashnikov, in una maniera che, per quanto al momento non ci siano ancora testimonianze dirette, ricorderebbe la drammatica notte del Bataclan. L’uomo sarebbe rimasto all’interno del locale, posto nel quartiere Besiktas, la zona europea di Istanbul. Per sfuggire ai killer, molte delle persone hanno cercato scampo gettandosi nelle acque dello stretto del Bosforo.
Le forze speciali hanno immediatamente preparato un blitz, poi condotto all’interno del Reina Club, di cui però, a notte inoltrata, ancora non si conoscono i risultati.
Non c’è stata al momento alcuna rivendicazione per l’attacco, ma secondo gli esperti la mano potrebbe essere quella dell’Isis. Del resto, un attentato nella notte di Capodanno era ampiamente atteso dalle forze di sicurezza. Nel pomeriggio di ieri, infatti, la polizia turca aveva arrestato nella capitale Ankara otto presunti affiliati dell’Isis, sospettati di preparare un atto terroristico. Durante l’operazione erano stati sequestrati vari documenti, in seguito ad alcune informazioni secondo le quali lo Stato islamico sarebbe stato in procinto di preparare un attentato proprio durante l’ultima notte dell’anno, Imponenti misure di sicurezza erano state disposte in tutta la Turchia, in particolare a Istanbul, in piazza Taksim e viale Istiklal, centro della vita notturna della città.
In queste ore, intanto, l’unità di crisi del Ministero degli Esteri italiano sta ovviamente lavorando assieme al Consolato generale italiano a Istanbul “per le verifiche di rito” relativamente alla presenza di italiani fra le vittime dell’irruzione all’interno della discoteca.
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