Aumenta l’impegno contro l’ipertensione arteriosa polmonare

Palazzo Giureconsulti, la storica costruzione medicea prospicente al Duomo di Milano, è stato teatro di un convegno dedicato all’ipertensione arteriosa polmonare, problematica che Janssen, azienda farmaceutica con sede a Beerse in Belgio, ha deciso di contrastare investendo ancora di più il proprio impegno nella lotta alle malattie rare.
Doppio il numero delle donne colpite
Spossatezza, affanno e svenimenti sono alcuni dei sintomi dell’ipertensione arteriosa polmonare, malattia che colpisce i vasi sanguigni dei polmoni. Nazzareno Galiè, direttore della Cardiologia al Policlinico Sant’Orsola, coordinatore delle linee guida internazionali sulla ipertensione polmonare e responsabile del Comitato scientifico AIPI-Associazione Ipertensione Polmonare Italiana, sottolinea: “L’ipertensione arteriosa polmonare colpisce circa 60 persone su un milione, di tutte le classi di età, con una predominanza quasi doppia di casi nella donna. I dati dei registri internazionali indicano in media un rapporto di 1,9 donne colpite per ogni uomo e si stima che, in Italia, i malati siano circa 3.000”. Fino a pochi anni fa, le terapie disponibili per l’ipertensione arteriosa polmonare erano scarsamente efficaci e, nei casi più avanzati, l’unica soluzione era il trapianto dei polmoni o molto raramente di cuore e polmoni. A oggi sono stati fatti progressi importanti, le terapie mediche consentono di migliorare notevolmente la qualità di vita dei pazienti e ridurre il ricorso al trapianto, e la ricerca continua a progredire.
Una malattia rara e poco conosciuta
Leonardo Radicchi, presidente di AIPI, ribadisce un concetto importante: “Il vero problema di chi è colpito da ipertensione arteriosa polmonare è che la malattia non è solo rara, ma anche poco conosciuta, sia dai medici sia dalla popolazione generale. Questo porta da un lato a difficoltà e ritardi nella diagnosi, e dall’altro, al fatto che i pazienti molte volte si rivolgono al medico quando la malattia è già in fase avanzata. Sono inoltre relativamente pochi i centri medici con le competenze specifiche e l’esperienza clinica necessarie”.
L’importanza di una maggiore informazione
L’area terapeutica dell’ipertensione arteriosa polmonare è l’ultima arrivata in casa Janssen. Nel gennaio 2017, Johnson & Johnson aveva annunciato a livello mondiale l’acquisizione della biotech farmaceutica svizzera Actelion per 30 miliardi di dollari. Quello era stato il primo passo del percorso che ha portato oggi Janssen ad allargare sempre più il suo impegno nell’ambito delle malattie rare. “L’area terapeutica dell’ipertensione arteriosa polmonare si affianca alle nostre attività in onco-ematologia, neuroscienze, infettivologia, immunologia, malattie cardiovascolari e metaboliche – ha detto Massimo Scaccabarozzi, presidente e amministratore delegato di Janssen Italia. “Insieme ad AIPI stiamo lavorando a una campagna di informazione del largo pubblico sull’ipertensione arteriosa polmonare, con l’obiettivo di favorirne una più facile diagnosi. Quest’anno insieme a Fondazione Mondo Digitale, abbiamo già coinvolto AIPI nel progetto ‘Fattore J’, destinato a sensibilizzare gli studenti delle scuole superiori sui temi della salute e della malattia”.
Latest posts by Massimiliano Bordignon (see all)
- Milano AutoClassica 2022, un’edizione grandi numeri - 8 Dicembre 2022
- Milano Olimpica, se questa per voi è una città a Cinque Cerchi - 8 Dicembre 2022
- San Colombano al Lambro, ecco servito il vino di Milano - 28 Novembre 2022
Irene Antonucci, il nuovo sorriso della tv italiana
Sylvie Lubamba, solidarietà a Salvini
Risotto al burro e timo con tartufo bianco
Cambiare la nostra idea di cambiamento