Badrutt’s Palace: sentirsi a casa a Saint Moritz

Non si direbbe, ma quest’anno sono 120. Centoventi anni di storia, e quando la storia è quella di un grande albergo, è una storia che incontra e intreccia mille altre storie, quelle di chi qui ha lavorato e quelle di chi qui ha soggiornato.
Siamo in Engadina, e il protagonista di questo speciale compleanno è il Badrutt’s Palace. Impossibile non conoscerlo e non riconoscerlo, con la sua torre verde che svetta fuori e dentro all’albergo, segno identificativo dell’eccellenza alberghiera a Saint Moritz.
Ho avuto la fortuna di soggiornare in questo che fatico a chiamare “albergo”, e che forse più correttamente bisogna chiamare dimora. Qui hanno dormito, molto tempo prima di me, Marlene Dietrich, Gunter Sachs, Audrey Hepburn e Alfred Hitchcock. Proprio lui, il re del thriller psicologico, e la sua suite è ancora intatta negli arredi e porta il suo nome.
Qui ogni cosa è al posto giusto, elegante, sì, ma con un non so che di familiare che lo rende un posto davvero speciale, diverso da qualsiasi altra struttura di lusso nella quale mi sia capitato di soggiornare. Qui ci si sente inaspettatamente a casa, nonostante gli arredi fastosi e il servizio impeccabile, nonostante ai ristoranti (ben più d’uno, da passarci una settimana solo per provare tutte le specialità) ogni piatto venga finito in sala, che sia una crepe flambè o un salmone affumicato, nonostante le camere vengano rassettate più volte al giorno e le posate d’argento cambiate a ogni piatto. Nonostante, insomma, il servizio sia più principesco che casalingo, al Badrutt’s Palace c’è un calore che fa sentire sempre a proprio agio.
Dal Badrutt’s Palace si potrebbe non uscire mai. Qui c’è tutto ed è tutto perfetto, le grandi vetrate affacciano sulla natura bellissima e maestosa dell’Engadina. In inverno il bianco è bianchissimo, ma so che l’estate regala panorami colorati che non sono da meno. Il bianco del lago ghiacciato si trasforma in un verde azzurro intenso, si smette di pattinare e si comincia a navigare, dismesse le carrozze coi cavalli si attraversa la natura in bici.
120 anni non hanno fatto del Badrutt’s Palace un vecchio grand hotel, di quelli damascati ma impolverati, ma un hotel che ha saputo diventare grande, rinnovandosi senza mai perdere la sua identità.
Come un’oasi ma senza deserto, al Badrutt’s c’è tutto quello che serve per stare bene, dalla ricca proposta culinaria a una cantina con 900 etichette, dalle (splendide) stanze standard alle suite residenziali, ma anche una spa con un’incantevole piscina e tutti i trattamenti di bellezza che avete sempre sognato di fare.
Quante cose si possono imparare, in 120 anni!
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