Borsa di Milano: giornata volatile, si ritorna al segno meno

La Borsa di Milano, dopo un’apertura negativa sale, favorita dal rialzo della fiducia economica Zew, oltre le stime in Germania (57,6 punti) e di nuovo positiva nell’Unione Europea (4,6 punti). A fine mattinata, però, si rimangia il mini-recupero, e torna in territorio negativo (Ftse Mib -0,32% a 16.943 punti), dopo una breve escursione sopra quota 17mila, livello pre-Brexit.
Durante la giornata, oltre allo sprint di Antofagasta (+8,66%) e Geberit (+4,78%) dopo i risultati trimestrali, e di Linde (+7,32%) su ipotesi di fusione con l’americana Praxair, corrono ArcelorMittal (+4,36%) e Bhp Billiton (+3,65%).
In luce il comparto petrolifero, dai produttori di componenti come Tenaris (+3,55%) a Reposl ((+1,74%) ed Eni (+1,68%), da Tullow (+1,49%) a Shell (+1%), favoriti tutti dall’inversione di rotta delle quotazioni del greggio, risalito oltre i 46 dollari per barile.
In precedenza, fra i bancari, segno meno per Intesa (-0,91%), Ubi Banca (-1%) e Unicredit (-0,38%), le cui risparmio cedono oltre il 4%, positive invece Mps (+0,28%) e Bpm (+0,18%).
In apertura, il paniere principale della Borsa era quasi tutto in rosso, con perdite fra i titoli del comparto bancario e male il comparto auto con Ferrari -1,75% ed Fca -0,49%, mentre contrastato aveva aperto il lusso, con Salvatore Ferragamo che segnava +0,29% mentre Moncler era a -0,38% e Yoox a -2,41%.
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