Brescia: tensioni durante manifestazione, immigrati si preparano a passare la notte in Piazza

Momenti di tensione oggi pomeriggio a Brescia quando piazza Rovetta, durante una manifestazione organizzata dal centro sociale Magazzino 47, ha visto antagonisti e immigrati andare in escandescenza. 400 secondo la questura, il doppio per gli organizzatori.
La protesta, non autorizzata, era contro le lentezze della sanatoria-immigrati del 2012 ma dopo che la questura aveva negato l’accesso a piazza Loggia, una parte di manifestanti ha tentato di sfondare il cordone di Polizia per occupare Piazza Loggia, cuore del centro di Brescia, ma sono stati respinti.
Durante la manifestazione è stato incendiato anche un cassonetto della spazzatura. «I manifestanti – riferisce la Questura – volevano occupare la piazza più rappresentativa della città trasformandola in un bivacco».Le forze dell’ordine hanno perquisito un furgone trovando all’interno taniche di benzina, amplificatori e oggetti vari da usare durante la manifestazione, sono state rinvenute inoltre una ventina di coperte ed effetti da campo per trascorre la notte in strada. Sempre a Brescia nel 2010, per gli stessi motivi della protesta odierna, un gruppo di immigrati salì su una gru rimanendoci per 17 giorni.
E nelle intenzioni dei manifestanti c’è quello di proseguire tutta la notte : 150 di loro si stanno preparando a passare la notte al Quadriportico di Piazza Vittoria, mentre un’altra cinquantina, quasi tutti stranieri, staziona in Largo Formentone.
È continuo il colloquio telefonico tra il sindaco di Brescia Emilio Del Bono e il Questore Carmine Esposito per valutare come gestire la situazione anche se all’esterno di piazza Loggia la situazione sembra tranquilla.
Intanto la Scientifica sta già esaminando video e foto per identificare «coloro che partecipano alle fasi non autorizzate della manifestazione», «ai tentativi di sfondamento dei transennamenti» o che «si siano resi responsabili del lancio di bottiglie e sassi».
L’obiettivo è fornire all’autorità giudiziaria e all’Ufficio Immigrazione elementi utili per un’azione penale o per revocare i permessi di soggiorno. Continuano infine a piovere insulti all’indirizzo delle forze dell’ordine. Su un mezzo dell’Arma è stato scritto l’acronimo Acab (‘All Cops Are Bastards, in italiano ‘tutti i poliziotti sono bastardi). La scritta è stata già cancellata.
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