Buon 2016 a chi ci ha letto, ci legge, ci leggerà

Ci sono stati anni peggiori, ammettiamolo. Sarà stato l’arrivo di Expo, la consapevolezza che la crisi è finita e dobbiamo rimboccarci le maniche per trovare un nuovo assetto, il cambio di approccio; qualunque sia la ragione, a Milano si respira un’aria più leggera.
Non da un punto di vista fisico, visti i problemi di smog ed inquinamento, ma almeno da un punto di vista morale; i milanesi hanno riscoperto la proverbiale energia e la capacità di rialzarsi ad ogni caduta e il motore della grande Milano è ripartito. Si vedono nuovi negozi, si trovano nuovi spunti; i milanesi più giovani hanno colto le occasioni che la realtà digitale offre e si trovano nuove iniziative on line; i negozianti hanno ridimensionato le aspettative – in molti casi – e ritrovato lo spirito per accogliere i clienti; le zone si stanno riorganizzando e rianimando, nella maggior parte dei casi. Il “food” si sta rivelando il vero grande motore, complice Expo; la moda cerca di riconquistare le posizioni perdute a favore di Parigi; il commercio riparte con meno operatori ma più professionalità e tradizione. Manca ancora l’artigianato, colpito troppo duramente da una cattiva gestione dei governanti, ma conosco troppo bene quello che è stato il cuore dell’economia cittadina per pensare che non tornerà ad essere protagonista della rinascita della città.
Il 2016 si presenta carico di aspettative e potenzialità; in primavera ci saranno le elezioni amministrative che ci permetteranno di esprimere le nostre preferenze per la gestione di Milano e provincia (siamo una Città Metropolitana, oramai) e gli animi dei milanesi hanno già cominciato a scaldarsi.
Noi non potremo fare altro che proseguire nel nostro cammino documentando gli eventi, condividendo informazioni, raccontando di chi ce l’ha fatta e alzando la voce contro chi pensa di fare il furbo. Quello che auguriamo a Milano è di ritornare ad essere la città dove tutto può accadere, dove i sogni prendono forma e dove il lavoro diventa energia, ricchezza, valore, forza motrice per il paese intero; e ai milanesi di non perdere l’occasione di tornare ad essere protagonisti. Della politica, la cultura, l’economia.
A tutti noi auguro di essere in grado e pronti a raccogliere gli sforzi di tutti quegli imprenditori, commercianti, liberi professionisti che hanno dovuto gettare la spugna. Perché siamo diventati grandi grazie allo sforzo di chi ci ha preceduto, ritorneremo ad esserlo grazie al supporto di ognuno di noi.
Buon 2016.
Photo courtesy: Milano di Antoine
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