Buonanno, lo squallore degli haters

La morte di Gianluca Buonanno, europarlamentare dela Lega Nord deceduto a causa di un incidente stradale lungo la Pedemontana a Gorla Maggiore (Varese), ha dato il là a una bizzarra reazione da parte del web.
Ne parlo (quasi) a cuor leggero perché, fortunatamente, a parte qualche isolato episodio di ‘sciacalli del pc’, non mi sono imbattuto in tutta quella serie di offese riportatemi di cui il politico leghista sarebbe rimasto vittima.
Senza dare spazio immeritato agli imbecilli che si sono resi protagonisti di tale ‘valoroso’ gesto, vale la pena chiedersi del perché, in particolare in Italia, continui ad allargarsi la forbice fra intelligenza e idiozia dispensata attraverso la rete, e non solo, dai frequentatori dei social. Che sono in breve diventati un ricettacolo delle frustrazioni e dei fallimenti di chi digita frasi urlate, epiteti sconnessi, una serie di parole che rendono una sempre più consistente fetta del ‘popolo della rete’ una massa di ‘haters’, gli odiatori di professione.
Il ‘ragiunàt’ della porta accanto, con tanto di occhialini e innocuo borsello a tracolla, dietro il proprio computer può impunemente trasformarsi nel più acclamato opinionista e, seguendo il famoso detto “Chi vusa püsé la vaca l’è sua”, vomitare il proprio odio e rancore verso la vittima di turno.
Fa anche pensare il fatto che, nella stragrande maggioranza dei casi, quello nei confronti di Buonanno sia un ‘odio politico’ degno della più staliniana delle ideologie. Il leghista defunto diventa un avversario non da piangere, né da contestare, ma da disprezzare, dileggiare, umiliare anche nella tomba, una foiba post litteram che spiega bene quale sia l’atteggiamento verso l’avversario politico che, da sempre, la Sinistra italiana abbia riservato a chi, anche in maniera coraggiosa e sempre coerente, come faceva Buonanno, osasse esprimere un’idea opposta.
Se la Destra infatti si limita a programmare o a contestare i fatti, la Sinistra da sempre vive i propri successi e fallimenti sulle idee. Non è un caso che arrivi proprio da un apparentemente innocuo politico del Partito Democratico, Emanuele Fiano, il disegno di legge che, in pratica, reintrodurrebbe il reato di opinione (verrebbe inserita nell’ordinamento italiano l’aggravante di ‘negazionismo’).
La Sinistra, storicamente, da quella estrema con la falce e martello ancora tatuate sul braccio a quella in doppiopetto delle ‘rivoluzioni arancioni’, punta all’eliminazione ideologica dell’avversario politico, in qualsiasi modo. Dagli assassinii compiuti dalle ‘volanti rosse’ nel primo dopoguerra al golpe giudiziario contro Silvio Berlusconi, si punta sempre e comunque alla delegittimazione dell’avversario di turno.
Non sorprende pertanto l’odio mal represso nei confronti di Buonanno, manifestato non solo da qualche black bloc ubriaco con molotov in mano in un cantiere della Tav, ma anche da insospettabili ‘sentinelli’ travestiti da politici illuminati. Tutto il colante buonismo garantista sprecato a vanvera nei confronti di clandestini, zingari, ladri per bisogno e terroristi bombaroli diventa intransigente e spietato giudizio divino nei confronti di un uomo, Gianluca Buonanno, che ha scelto, in vita, di affrontare i propri avversari in maniera senz’altro un po’ sbruffona e perfino volgare, ma sempre senza la paura e l’ipocrisia di chi maschera le parole della propria squallida inciviltà democratica con l’alone dell’impegno politico.
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A quando “LO SQUALLORE DI BUONANNO” ??? , Non siate ipocriti , perchè non state parlando di un santo e non provateci a farlo passare per tale o qualcosa di simile , uno politicamente sempre scorretto …http://www.ilgiornale.it/news/politica/contro-immigrati-filo-spinato-elettrificato-li-tratto-cinghi-1163670.html?mobile_detect=false ; http://www.thesocialpost.it/2015/02/20/buonanno-lega-del-rumeno-morto-carcere-non-ne-frega-nulla/ , per non dimenticare gli insulti e le offese ai ragazzi della Diaz , compreso il giornalista percosso fino a ridurlo in coma … Pietà si , Ipocrisia NO