Capodanno violento: stranieri scatenati, Sala senza parole

Imbarazzo e parole sbocconcellate in ritardo. Sono queste le reazioni della Milano istituzionale dopo le violenze perpetrate nei confronti di diverse ragazze la notte di Capodanno da parte di nutriti gruppi di stranieri, soprattutto nordafricani, per quello che a molti ha ricordato, in piccolo (per ora) un replay del dramma vissuto a Colonia nel 2015.
Le violenze degli stranieri per giorni coperte dal silenzio
Un Capodanno violento, svelato solo dalla coraggiosa denuncia di una giovane, circondata da circa una trentina di stranieri che l’anno palpeggiata e tentato di derubarla, venendo ‘salvata’ solo dal provvidenziale intervento delle Forze dell’Ordine, per fortuna presenti nella zona. Nelle ore successive si avevano poi notizie sparse di altri ferimenti, bottigliate, pestaggi, sempre con protagonisti, attivi e passivi, ancora una volta e soprattutto nordafricani.
Sull’onda delle denunce della giovane sono poi arrivate quelle successive. Due 20enni tedesche hanno trovato la forza di parlare solo una volta ritornate a casa, a Mannheim: “Avevamo quindici mani addosso, l’aggressione è durata dieci minuti. La polizia non ha fatto nulla. Abbiamo provato a respingerli, la mia amica li ha colpiti e dato schiaffi ma loro ridevano e hanno continuato a molestarci. La polizia ci vedeva e non ha fatto nulla — è l’accusa — non so dire perché, è stato scioccante perché non possono non averci viste”.
E ancora: “Nessuno parlava italiano e purtroppo nessuno parlava inglese quando siamo riuscite a uscire da lì. E’ stato davvero scioccante — ha concluso — la mia amica ancora non riesce a dormire”.
Dal sindaco parole laconiche per non urtare gli alleati
Sul Capodanno violento i commenti sono stati affidati solo alle laconiche parole del sindaco Beppe Sala sono giunte tardive: “Con l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli, siamo in costante contatto con la Questura che sta lavorando senza sosta per individuare i responsabili di questi atti odiosi e confidiamo nell’efficacia delle indagini. Scoprire e fermare i membri del ‘branco’ che si è reso responsabile di tali violenze è la risposta migliore che possiamo dare alle vittime. A loro voglio esprimere la mia piena vicinanza”.
Parole. Inutili se non saranno accompagnate da una azione dirompente da parte delle forse dell’ordine nei punti nevralgici della città e verso quei gruppi etnici che, più degli altri, riescono a distinguersi in continuazione per questo genere di violenze connaturate a uno stile di vita nato non certamente all’ombra della Madonnina.
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