Chip, il bugiardo cronico che s’innamorò

Chip è un bugiardo, non ci si mette troppo a capirlo. Però è un bugiardo di quelli che piacciono, di quelli che sanno raccontarla bene e sembrano sempre trovare un modo per giustificare le loro bugie. Flaked – la nuova serie TV realizzata e trasmessa da Netflix – comincia proprio con lui che, ad una riunione degli alcolisti anonimi, racconta di come dieci anni prima abbia ucciso un ragazzo guidando da ubriaco. “Loaded behind the wheels” (pieno dietro ad un volante), per dirla come la racconterebbe lui.
Il tutto avviene a Venice, il famoso quartiere di Los Angeles dove Chip (Will Arnett) vive passando tutto il suo tempo tra un negozio di sgabelli dove non si palesa mai un cliente e la casa di un amico con cui vive (senza mai pagare l’affitto).
Chip è sulla quarantina e lo conoscono tutti nel quartiere, tutti hanno una buona opinione di lui perché è uno di quelli che ce l’hanno fatta. Di quelli che non bevono più e aiutano gli altri a smettere. Proprio grazie a questa immagine ripulita, lui riesce ad avere tutto quello che vuole senza bisogno di pagare. Dal caffè al sesso.
Un giorno, a Venice, arriva London. Una ragazza molto carina (interpretata da Ruth Kearney) della quale s’innamora immediatamente Dennis (David Sullivan), il migliore amico di Chip, che ha il merito di notarla per primo.
Chip la incontra casualmente nel caffè dove lei lavora ed i due si piacciono immediatamente (lui l’approccerà rubando delle frasi d’aggancio che Dennis gli aveva confidato di voler utilizzare). Grazie al cielo il rimasuglio di coscienza di lui, che non vuole fare un torto troppo grande all’amico, lo porta a non affondare il colpo. Non subito, per lo meno. Purtroppo però, Chip è un bugiardo e finisce per raccontare balle pure a sé stesso.
Cercherà di convincersi che London non è altro che una bella ragazza bionda, e proverà addirittura ad aiutare l’amico a mettercisi insieme, ma – più o meno consciamente – finirà per fare tutta una serie di casini che lo avvicineranno sempre più a lei (e lei a lui).
Nelle otto puntate di questa prima stagione di Flaked, avrete la netta sensazione di trovarvi di fronte ad un vero e proprio caos narrativo, con episodi slegati e vicende che arrivano sullo schermo in maniera apparentemente casuale. Dal tentativo d’espropriazione del palazzo dove Chip ha il negozio, con l’obiettivo di costruire un hotel, alla gita improvvisata per ristabilire il rapporto del suo migliore amico Dennis con la madre o, ancora, con il giovane milionario ex-alcolista che vede in Chip il suo nuovo guru.
Il nostro eroe mente in ogni momento e, a seconda di quello che desidera ottenere o al danno a cui cerca di rimediare, mente in un modo piuttosto che in un altro, ad una persona piuttosto che ad un’altra. Perché Chip è veramente un bugiardo seriale. La ciliegina sulla torta è l’essere tornato segretamente a bere, senza che nessuna delle persone attorno a lui se ne accorga. Non beve molto, a dire la verità, ma poco importa. Questa è una bugia imperdonabile per un ex-alcolista e se la gente di Venice lo sapesse, lui sarebbe un uomo finito.
Così come se sapessero che, in realtà, non è lui ad avere ucciso quell’uomo con la macchina, dieci anni prima, ma la sua ex-moglie. Chip la copre, mentendo ancora una volta, questa volta per un tempo lunghissimo e per amore verso di lei, per darle una seconda possibilità. Sa benissimo di non poterlo dire a nessuno, e barcollerà pesantemente scoprendo che proprio quella London di cui si è innamorato è la sorella del ragazzo rimasto ucciso nell’incidente ed il motivo per cui lei è finita a Venice è proprio il desiderio morboso d’incontrare chi aveva ucciso suo fratello.
Spinto delle migliori intenzioni, Chip scavalcherà l’amicizia con Dennis ed i principi dell’anonima alcolisti, andrà oltre i suoi interessi economici, rinnegherà perfino se stesso, scoprendosi sincero solo su una cosa: l’amore per London. Tanto che, quando capirà che anche lei è innamorata, cercherà di allontanarla per paura di non essere in grado di cambiare, di essere un uomo migliore per lei. Ed, in effetti, il dubbio ci rimane perché le otto puntate della prima stagione sono troppo poche per capire cosa succederà a quell’uomo.
Flaked non è una serie TV per tutti. Pur poggiandosi su personaggi e dialoghi all’apparenza semplici, è complesso da seguire proprio a causa di un filo conduttore molto sottile, per lunghi tratti invisibile. La splendida performance di Will Arnett, però, vi dovrebbe aiutare a non spegnere la TV nei momenti in cui vi sembra che la storia non vada da nessuna parte e se riuscirete ad arrivare alla fine dell’episodio numero quattro, quando London, Dennis e Chip ritornano dalla gita in macchina a Palm Springs con in sottofondo Tuck The Darkness In dei Bowerbirds, i pezzi cominceranno a prendere tutti la posizione giusta e finirete per innamorarvi della semplicità di quelle vite piene di difetti e bugie.
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