Cinque motivi per non perdersi Billions

Vi basteranno pressappoco due puntate per innamorarvi di Billions, la nuova serie TV firmata Brian Koppelman, David Levien ed Andrew Ross Sorkin – i primi due erano nel team di produzione di Ocean’s Thirteen – in onda negli Stati Uniti su Showtime dallo scorso gennaio, ed in arrivo in Italia il prossimo 21 Giugno (Sky Atlantic).
Si tratta di un misto tra House of Cards e Suits incentrato sul mondo della finanza. Immagino possa sembrare pretenzioso, ma riparliamone dopo che lo avrete visto.
Ci troviamo a New York, tanto per cambiare. Il procuratore distrettuale Chuck Rhoades – interpretato magistralmente da Paul Giamatti, noto ai più per il suo ruolo in Cinderella Man (2005), che gli valse una nomination all’Oscar – è protagonista di una carriera impeccabile e caratterizzata dalla più totale integrità. Per difendere la legge non guarda in faccia a nessuno, nemmeno al padre (ricco faccendiere) e ai suoi amici. Un giorno, però, la sua strada s’incrocia con quella di un miliardario (avete letto bene: non è milionario, è proprio miliardario) di nome Bobby “Axe” Axelrod, in arte Damian Lewis, già protagonista di Homeland. Un volto ed una capigliatura rossa impossibili da non riconoscere.
Axe è il fondatore ed il capo di una finanziaria che opera con fondi speculativi, sempre al confine tra legale ed illegale. Un uomo con connessioni altissime nel mondo della finanza, molto sicuro di se e con un team di professionisti che lo seguirebbe in capo al mondo. Team che, per altro, vede tra le sue fila la bella Wendy Rhoades (Maggie Siff, la Rachel di Mad Man), moglie di Chuck.
Il dilemma è piuttosto semplice da intuire: scoperchiare il vaso di pandora perseguendo Axe, sfidare un mondo fatto di interessi enormi e mettere a rischio il proprio matrimonio o concentrarsi sulla miriade di altri casi che il variopinto panorama newyorkese gli offre?
La risposta è altrettanto scontata e la faccenda, dopo qualche “annusatina” tra i due che durerà il tempo di circa quattro puntate, esploderà nell’episodio numero sei (“The Deal”) quando i due protagonisti si trovano di fronte alla possibilità di un armistizio senza vincitori ne’ vinti e, sul più bello, decidono di rinunciarci dichiarandosi guerra.
Interpretazioni da lode e trama mai banale, Billions offre perfino un cammeo degno di menzione nell’episodio quattro, dove Axe organizza una serata con amici ad un concerto dei Metallica e, da milionario quale è, finisce nel backstage a parlare con la band ed a godersi una performance privata da pelle d’oca. Se siete dei fans del gruppo avete senz’altro una ragione in più per vedervi questa serie.
Ho avuto il piacere di guardare sette episodi di Billions (la prima stagione ne conta 12 e pare che le probabilità di vederne una seconda siano altissime) ed i motivi per cui la definisco una serie di spicco, tanto da scomodare il paragone con altre due serie sacre come House of Cards e Suits, sono questi:
- Axe è Harvey Specter con i capelli rossi e meno complessi sulle relazioni uomo-donna;
- Chuck è l’antagonista perfetto di Axe. Geniale come solo i nemici degli Underwood sanno essere;
- La serie offre un assaggio di ricchezza e lusso che sia Suits che House of Cards non faticano a mostrare;
- I giochi di potere, le macchinazioni, gli interessi, i tradimenti… Billions, così come i suoi illustri predecessori, non si fa mancare proprio nulla. E noi spettatori, gongoliamo.
- Un cast eccellente. E su questo non credo serva aggiungere altro.
Vi invito, per altro, a non dare per scontato il successo di una serie la cui produzione metta a disposizione un grande cast, risorse economiche pressoché infinite e un team di autori geniale. Prendete Vinyl, per esempio, una serie che – proprio come Billions – era nata sotto i migliori auspici (pilota diretto da Martin Scorsese, Mick Jager tra i produttori) ma che dopo tre puntate ha cominciato ad annoiare (o forse annoiarmi) e che ha visto concludersi la prima stagione con un bilancio per me sufficiente ma non certo entusiasmante. Senza contare che, da sempre, l’argomento musica è molto più appetitoso di quello finanza. Misteri del piccolo schermo.
Appuntamento per il 21 Giugno, dunque. Con la fase a gironi degli europei di Calcio ormai terminata e ancora un mese di lavoro prima delle vacanze d’agosto, un assaggio della vita dissoluta da milionari non può certo farci male.
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