Città metropolitana, Forte: “Serve riforma della Costituzione”

Rispetto alla richiesta al governo da parte del vicesindaco metropolitano di maggiori fondi ad hoc per Milano, per Matteo Forte, consigliere di minoranza del Polo dei milanesi: “Il problema non è togliere le castagne dal fuoco degli attuali amministratori per far tornare loro i conti, ma rendersi conto che nell’area metropolitana di Milano si produce il 10% del Pil nazionale, si contano 300mila imprese con quasi due milioni di addetti, il reddito medio pro capite è di 25mila euro contro i 17 di quello nazionale”.
Per l’esponente dell’opposizione “o si lascia la Città Metropolitana di Milano libera di correre e trainare il resto del Paese, o qualunque altra misura serve solo a prolungare l’agonia di un territorio e di una nazione”.
Prosegue Forte: “Stiamo modificando la Costituzione di fatto riducendo gli spazi di partecipazione democratica. La Città Metropolitana di Milano, ad oggi, è una grande occasione persa. Per rilanciare questo territorio, e quindi trainare il resto del Paese, occorrerebbe invece riconoscerle in Costituzione una reale autonomia finanziaria, con pieno controllo delle entrate e delle uscite sul bilancio e conseguente facoltà di creare una fiscalità di vantaggio che premi chi crea lavoro e ricchezza”.
Conclude Forte: “Per questo motivo non mi aspetto nulla di buono dall’attuale amministrazione, sia locale che nazionale. Nè mi aspetto nulla dalla prossima Local tax che, a costituzione invariata o anche variata dall’attuale maggioranza parlamentare, confermerà solo la possibilità per i Comuni di fare cassa sulla pelle di famiglie e imprese aumentando le aliquote”.
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