Cologno: denunciato gestore che spiava i suoi dipendenti con telecamera nascosta
Voleva difendere i suoi interessi, così un barista del centro di Cologno Monzese ha giustificato le telecamere trovate dai Carabinieri all’interno del suo bar.
Il gestore del locale, un cittadino di nazionalità cinese, aveva creato un sistema tecnologico all’avanguardia che gli permetteva di riprendere il bancone del suo bar monitorando tutti i movimenti dei suoi dipendenti. Il dispositivo, scoperto dai carabinieri nel corso di alcuni controlli nei bar del territorio, gli permetteva inoltre di guardare le immagini attraverso il telefonino in qualsiasi momento della giornata.
Per l’uomo che ha installato il sistema di videosorveglianza “abusivamente” e senza chiedere l’autorizzazione a sindacati o alla direzione provinciale del lavoro, è stato sanzionato e denunciato dai carabinieri per violazione della privacy e i dei diritti dei lavoratori.
Utilizzare telecamere per controllare la sicurezza del proprio ambiente di lavoro o la buona e corretta condotta dei dipendenti, non viene contemplata dallo statuto dei lavoratori all’interno del quale, l’articolo 4 recita:
«È vietato l’uso di impianti audiovisivi e di altre apparecchiature per finalità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori.
Gli impianti e le apparecchiature di controllo che siano richiesti da esigenze organizzative e produttive ovvero dalla sicurezza del lavoro, ma dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori, possono essere installati soltanto previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali, oppure, in mancanza di queste, con la commissione interna. In difetto di accordo, su istanza del datore di lavoro, provvede l’Ispettorato del lavoro, dettando, ove occorra, le modalità per l’uso di tali impianti.
Per gli impianti e le apparecchiature esistenti, che rispondano alle caratteristiche di cui al secondo comma del presente articolo, in mancanza di accordo con le rappresentanze sindacali aziendali o con la commissione interna, l’Ispettorato del lavoro provvede entro un anno dall’entrata in vigore della presente legge, dettando all’occorrenza le prescrizioni per l’adeguamento e le modalità di uso degli impianti suddetti.
Contro i provvedimenti dell’Ispettorato del lavoro, di cui ai precedenti secondo e terzo comma, il datore di lavoro, le rappresentanze sindacali aziendali o, in mancanza di queste, la commissione interna, oppure i sindacati dei lavoratori di cui al successivo art. 19 possono ricorrere, entro 30 giorni dalla comunicazione del provvedimento, al Ministro per il lavoro e la previdenza sociale».
Latest posts by Redazione (see all)
- “Raffa in the Sky” è una nuova opera ispirata a Raffaella Carrà - 12 Febbraio 2023
- Mangiare al Museo, a Milano - 27 Gennaio 2022
- La Calisto di Cavalli per la prima volta alla Scala - 25 Ottobre 2021
Irene Antonucci, il nuovo sorriso della tv italiana
Sylvie Lubamba, solidarietà a Salvini
Risotto al burro e timo con tartufo bianco
Cambiare la nostra idea di cambiamento