Corteo “anarchici” a Milano: sfondata vetrina sede della Lega Nord

La vetrina di una sede della Lega Nord, a Milano, è stata sfondata durante una manifestazione di matrice anarchica in solidarietà con tre “antagonisti” condannati a Torino nell’ambito del movimento No Tav (2 anni e 10 mesi per i tre antagonisti milanesi Lucio Alberti, Graziano Mazzarelli e Francesco Sala). Il gruppo di contestatori si è riunito in assemblea al parco Testori, all’angolo tra via dei Frassini e via Alianti, nella zona di Villapizzone. I manifestanti sono poi partiti in corteo e quando sono arrivato in via Jacopino da Tradate, intorno alle 21.30, hanno danneggiato una vetrina di una sede della Lega Nord. Nessuno è rimasto ferito. Immediato il commento di Igor Iezzi, segretario provinciale della Lega Nord di Milano:
“Il limite è ormai superato. Ieri sera un gruppo appartenente all’area dei centri sociali ha sfondato una vetrina di una nostra sezione a Milano mettendo a rischio l’incolumità dei nostri militanti presenti all’interno della sede per una riunione. Mentre il ministro dell’Interno passa il proprio tempo mettendo le mani nei portafogli dei cittadini per foraggiare i clandestini, i centri sociali, coccolati dall’amministrazione Pisapia, scorrazzano liberamente per la città aggredendo e assaltando le nostre sedi. Di fronte all’emergenza democratica in atto e davanti a personaggi che usano la violenza come strumento per tacitare e ridurre al silenzio i propri avversari rimane un’unica soluzione, la chiusura immediata di tutti i centri sociali”.
Ha inoltre dichiarato:
“La Lega non ha intenzione di fermarsi e porterà avanti con sempre maggiore forza la lotta al degrado nei quartieri periferici abbandonati da Pisapia chiedendo sicurezza e intransigenza contro gli abusivi nelle case popolari e contro la criminalità che oramai imperversa. Se queste battaglie danno fastidio a qualcuno vuol dire che siamo nel giusto. Solidarietà ai nostri splendidi militanti”.
Resta tuttavia incomprensibile la connessione tra i seguenti fenomeni politici e sociali: atti vandalici, amministrazione Pisapia, immigrazione, spazi di aggregazione sociale, emergenza abitativa, occupazione abusiva degli appartamenti, degrado delle periferie. La strategia politica e comunicativa della Lega Nord è ormai nota: sfruttare e strumentalizzare singoli episodi di cronaca giudiziaria per fomentare il malessere sociale e istigare all’odio razziale.
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