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Home›Spettacoli›Musica›Dolcenera: “Le stelle non tremano”

Dolcenera: “Le stelle non tremano”

By Redazione
15 Settembre 2015
2801
10
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Torna Dolcenera con un “seminuovo” CD su etichetta k60n distribuito dalla Universal. L’aggettivo usato non è casuale dato che quattro brani su undici li avevamo già sentiti come singoli in mesi diversi. Il primo dei quali è “Niente al mondo” e risale al 2014. C’è un quinto singolo che è la canzone promozionale del disco e che si sta ascoltando ora alle radio mentre l’mp3 viene venduto abbastanza bene dai vari siti deputati alla distruzione del CD-oggetto e alla consumazione forsennatamente virtuale. Una volta esistevano i 45 giri in vinile, poi sostituiti di CD singoli, che comunque costituivano oggetti che potevi toccare oltre che ascoltare e conservarli poi nella tua discoteca. Ora non ci sono più dischi ma file conservati e in buona parte dispersi negli smartphone. Spesso i file vengono “alloggiati” momentaneamente nel PC o nei cellulari e poi si fa fatica a trovarli.

Cinque canzoni dicevamo cui solo la quinta è una vera novità in questo nuovo CD di Dolcenera. Ce ne sarà una sesta a costituire una 12ma traccia che potrebbe provenire dal prossimo Sanremo? Intanto godiamoci questo disco che è uscito nella stagione giusta perché forse venga poi completato a Febbraio con una canzone in più.

fot 1

Cos’ha di particolare questo nuovo CD di Dolcenera rispetto al precedente uscito nel 2011 (“Evoluzione della specie”)?

Il sound, che rimane pressoché costante per tutto il disco. Non ci sono momenti melodici, neanche una canzone-pausa che possa distaccarsi dalle altre. Ascoltare il disco tutto di fila rischia di non farlo apprezzare del tutto e le quattro tracce che si conoscevamo già non creano neanche un distacco rispetto alle altre ma si amalgamano completamente con le altre. Dolcenera ha una voce che si discosta non poco da tante altre voci un po’ omologate e provenienti da vari talent. La cantante ha un passato di tutto rispetto, quando si fece conoscere bene in “Music Farm” che vinse proprio grazie a una canzone melodica. Ha conservato un suo pubblico, ha mantenuto un nome di tutto rispetto, qualcuno ricorda ancora la sua interpretazione personalissima di “I Will Survive” che trasformò completamente, dimostrando che chi ha talento e inventiva può fare cose egregie che sfuggono alle regole imposte dalla moda. Ora, i questo suo CD ha voluto tirare tutta l’energia che possiede, si è data a un pop-rock in diversi punti quasi elettronico che forse noi italiani non siamo ancora completamente pronti a recepire, nonostante la notoria esterofilia.

Parliamo di queste canzoni tutte scritte da lei insieme a Francesco Sighieri, Finaz, Paolo Valli, Pio Stefanini, Michele Papadia, Venturini e Vavalo. Gli strumenti usati, oltre all’inevitabile programmazione elettronica in buona parte sostenuta dalla stessa Dolcenera, la quale suona anche il suo fido e immancabile pianoforte, oltre al synth, sono costituiti da tromba, trombone e trombino barocco, hammond e piano elettrico, oltre naturalmente alle chitarre, basso e batteria accompagnata da altri strumenti di percussione. Non manca un’orchestra d’archi diretta da Michele Monestiroli. Registrato in momenti vari in studi diversi, il disco è stato poi mixato da Cristian Milano al ROOFtop Studio di Milano e alla fine masterizzato a Londra All’Exchange Studio’s

Nonostante i numerosi collaboratori, Dolcenera non si è mai lasciato scappare di mano la situazione. Al di là dell’uniformità del sound, che può sembrare eccessiva, si intuisce che la cosa non è casuale: lei vuole farsi conoscere in una veste diversa, ritenendola più attuale, anche perché forse ha in mente che certe canzoni, opportunamente ri-arrangiate e con un testo in inglese potrebbero essere esportabili. Insomma meglio allargare gli orizzonti. Se la scelta in tal senso si dimostrerà felice, lo dirà il tempo.

Ma veniamo alle canzoni, tenendo presente quanto si è detto a proposito dell’uniformità che, quando non c’è, il cantante che se la fa mancare viene tacciato di spaziare tra troppi generi e di non avere una spiccata personalità ben identificabile.

Quella di apertura è la famosa “Niente al mondo” che nell’estate dell’ano scorso fu molto apprezzata. L’impatto in chi l’ascolta è notevole: non c’è niente di meglio che aprire con un brano già conosciuto dall’ammiratore di turno che si sente portato a fare da corista.

DOLCENERA FOTO 2

La canzone che promozionerà il disco ha i numeri giusti per piacere, un inizio con percussioni quasi orientaleggianti, e poi l’inciso che rimane impresso. La scelta è stata senz’altro felice.

Non farò la descrizione di tutte le canzoni, però almeno un paio vanno citate: la prima che mi ha colpito, grazie a certe sonorità che possiamo considerare inedite, è “Il Viaggio”, che, tra l’altro si può considerare l’unica canzone dal taglio quasi melodico. A renderla più piacevole rispetto alle altre è il trombino barocco di Daniele Moretto.

Molto bello l’inciso della canzone “L’anima in una lacrima” (il suo prossimo singolo?). Il brano finale, in alcuni punti è quasi parlato, e verso la fine volge verso il rap. Nuova esperienza per Dolcenera.

I testi sono improntati su temi tra i più svariati, naturalmente l’amore è in primo piano, ma non mancano momenti dedicati a problematiche di natura sociale.

DOLCENERA FOTO 3

Questo è il sesto disco di una cantane che aveva all’inizio inciso diversi singoli: non dimentichiamo che uno era dedicato al cinema (2006) con brani quali “Lady Marmalade”, “You Can Live Your Hat On”, “Bye Bye Baby”, “Aquarius/Let the Sunshine in”, “Love me Tender” e, già parlando di questo disco capiamo che qui ci troviamo di fronte a una cantante che sa affrontare vari generi.

In realtà, non contando le varie raccolte e le ristampe con una canzone in più, lei aveva anche inciso un CD nel 2011, prodotto dalla EMI e acquistabile solo su ITune e che raccoglieva ben 13 remix de “Il Sole di domenica” più due bonus track (“Un giorno strano” e “Come un’aquila”). Tra l’altro il sito permetteva di stampare anche copertina ed etichetta con foto inedita, per cui ora potremmo tranquillamente dichiarare che questo suo nuovo CD è il settimo suo disco.

Edizione in digi-pack con libretto riportante i testi delle canzoni e delle foto bellissime leggermente sexy fatte da Paolo Cecchin. D’altra parte Dolcenera, oltre che essere una brava cantautrice, è anche una bella donna e quindi si può permettere anche certe pose per la gioia dei suoi fan e dei collezionisti in genere.

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Redazione

10 comments

  1. Vittorio 15 Settembre, 2015 at 11:31 Rispondi

    Ascoltate alcune canzoni con piacere.Bellissime foto. Brava Dolcenera!

  2. Giorgio Urbinati 15 Settembre, 2015 at 15:24 Rispondi

    Ottima come sempre tra l’altro la recensione del Sig Tomeo sull’uscita dell’album di Dolcenera

  3. paolo 15 Settembre, 2015 at 20:45 Rispondi

    Bellissima recensione, complimenti sig. Tomeo,sicuramente comprerò il cd, adoro Dolcenera !

  4. Daniele Renzi 15 Settembre, 2015 at 20:53 Rispondi

    Come sempre (ormai sono un aficionado) complimenti per la raffinata recensione. Grazie

  5. Emanuela 15 Settembre, 2015 at 22:14 Rispondi

    Interessante presentazione di Dolcenera anche per chi non è in suo fan!!! Bravo Carlo!!!
    Emanuela

  6. Loris Ferrrai 16 Settembre, 2015 at 09:29 Rispondi

    interessante recensione, mi sa che comprerò il CD 🙂

  7. cacciavite Marcello 16 Settembre, 2015 at 14:36 Rispondi

    Bella recensione , complimenti a Dolcenera

  8. Ada 16 Settembre, 2015 at 22:29 Rispondi

    Bravo Carlo , per me un cd sconosciuto ma lo comprero sono curiosa
    Grazie!

  9. Doris Castro 17 Settembre, 2015 at 04:46 Rispondi

    Bella recensione di un bello disco, della bella cantante Dolcenera. Auguri, sig. Carlo Tomeo!

  10. annalaura 20 Settembre, 2015 at 17:59 Rispondi

    Bellissima recensione per un’artista che mi piace molto , grazie.

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