Dopo EXPO: sì al polo tecnologico, le parole del sindaco di Rho
Come sarà il ‘dopo EXPO’? Come verrà gestita l’ampia superficie sottesa fra Decumano e Cardo al termine dell’Esposizione Universale?
Le idee sono diverse, dai centri per anziani alle comunità di recupero, dalle case popolari ai poli universitari, sia per quanto riguarda gli spazi dei padiglioni che per quelli dei cluster. Proprio relativamente ai nove spazi tematici di EXPO, generalmente dedicati a nazioni meno ‘abbienti’, gli studenti di Ingegneria e Architettura hanno presentato tre tesi, legati al riutilizzo come active house a basso impatto, come centro di accoglienza a Lampedusa e come alloggi per San Patrignano.
Ci sono poi casi particolari, come quello del cluster del caffé, curato in esclusiva da Illy, che ha già fatto sapere la propria offerta, ovvero portare il sito alla città di Trieste perché possa essere inserito nel futuro museo del caffé.
Sul futuro generale di quello che sarà il sito espositivo ha invece parlato, a MilanoReporter, Pietro Romano, sindaco di Rho, la città maggiormente coinvolta dalla presenza dell’evento, che ha ribadito la volontà di procedere verso il cosiddetto ‘polo tecnologico’: “Dev’essere un lavoro di squadra – ha affermato il primo cittadino rhodense -, non solo dei sindaci ma di tutte le istituzioni coinvolte. Il progetto è quello dell’università, del polo tecnologico, su cui mi sono già espresso in maniera favorevole. Si stanno già verificando i numeri, perché la sostenibilità economica del progetto è essenziale, ma tutti stiamo lavorando in quella direzione”.
Massimiliano Bordignon
Latest posts by Massimiliano Bordignon (see all)
- Via Ascanio Sforza, flashmob contro il ritardo della pedonalizzazione - 27 Febbraio 2021
- Covid, la grande paura un anno dopo - 22 Febbraio 2021
- Attanasio, l’ambasciatore ucciso era nato a Saronno - 22 Febbraio 2021
