Era questa la fashion week della svolta?

Scrivo questo articolo di lunedì, intorno alle 12.30. La fashion week non è tecnicamente ancora finita ma per me si è conclusa sabato alle ore 23:00 e, visto l’impegno profuso fino a quel momento, ho ritenuto di aver dato abbastanza alla causa.
Milano tra poche ore tornerà dei milanesi e il sipario calerà su quella che nei pronostici era destinata ad essere la fashion week della svolta. Ecco, se lo è stata mi cospargo il capo di cenere: io non me ne sono accorta.
Non ho amato per niente la collezione di Prada che ho trovato vecchia e polverosa così come le proposte di Moschino che, se all’inizio erano divertenti, alla lunga stanno diventando stucchevoli. Non è andata meglio per tanti giovani che di giovane hanno solo l’età, visto che le loro proposte sembrano tirate fuori dal secolo scorso.
Comunque, per darvi un’idea di quello che porteremo la prossima estate (perché poi di questo stiamo parlando!) cercate di farvi piacere gli anni ’70 in tutte le sue declinazioni, le nappine, le applicazioni, il metallizzato oro e argento, il giallo e i tessuti trasparenti.
Cosa ho apprezzato? Poche cose perché, al di là delle tendenze, ricordatevi che stile e buongusto vanno sempre di moda.
Tra gli accessori scelgo quelli proposti da ORCIANI: un brand che non delude mai per l’attenzione dei particolari e i materiali di pregio utilizzati. La collezione per la prossima primavera-estate ne è la conferma: accanto ai pezzi classici, che costituiscono ormai l’essenza del brand marchigiano, si sono viste interessanti novità. La più intelligente di tutte riguarda la borsa SVEVA in morbidissima nappa che si propone come la nuova IT bag delle donne metropolitane grazie al suo particolare taglio all’altezza del manico che permette l’accesso all’interno della borsa anche senza aprirla. Una comodità che sono certa apprezzerete.
Per quanto riguarda le collezioni che hanno sfilato ne scelgo tre rappresentative di approcci molto diversi alla moda: Ermanno Scervino per la sua capacità di interpretare una femminilità morbida e contemporanea, Sergey Grinko per il suo punto di vista sempre inedito e Mauro Gasperi.
La donna di Ermanno Scervino mi ha incanta per i capi ultra femminili resi moderni da tagli e dettagli rubati al guardaroba maschile. Gli abiti lunghi in veli sovrapposti di chiffon e organza scivolano sul corpo ma vengono affiancati da spolverini taglio smoking, camicie pervinca dal mood maschile e stampe jacquard.
Approccio completamente differente per Grinko che, non a caso, chiama la sua nuova collezione “Non-Conformist” e lo fa in omaggio alla scrittrice George Sand, femminista quando ancora questo concetto non esisteva e madre di tutte le anticonformiste. L’ispirazione di Sergey parte da una rivisitazione moderna di alcuni modelli di Pierre Cardin dei primi anni ’70 dai quali riprende le forme a uovo e il cerchio trasformandole in una collezione tecno e a tratti futurista.
Tra i cosiddetti giovani o emergenti solitamente ci si fa rientrare anche Mauro Gasperi che, per originalità di proposte e maturità, io davvero fatico a relegare in questa categoria. Mauro propone sempre collezioni estremante portabili e nuove allo stesso tempo, capi che ogni donna potrebbe tranquillamente indossare senza essere mai né troppo eccessiva né banale. Anche questa collezione non ha tradito le mie aspettative: un minimal chic reinventato fatto di capi estremamente ricercati nei tessuti e nei dettagli con interessanti contrasti materici.
Vista la mia passione non possono mancare le scarpe e tra le proposte più interessanti ci metto la collezione di AGL: le sorelle Giusti hanno attinto dalla natura e hanno realizzato una serie di sneakers, sandali, slippers e zeppe che ogni ragazza vorrebbe nel suo armadio.
Infine veniamo alla sezione evening: non essendo una “Party Girl” mi tengo lontana da tutto ciò che sono feste e mondanità e, per questo motivo, gli eventi che ho particolarmente apprezzato hanno previsto la presenza di amici, qualche drink e un’ora di rientro a casa accettabile. Uno dei party più colorati e divertenti di tutta la settimana si è tenuto alla Terrazza12 del Brian&Barry Building per la presentazione della Save My Bag “100colorsx100 bags”: una limited edition del modello Icon che sarà possibile scegliere in 100 meravigliose tonalità di colore. E per concludere, l’esclusivo party organizzato da Maybelline a Terrazza Martini per il lancio della nuova linea make-up accompagnata dall’hastag #makeithappen. Poteva esistere un mood più ispirazionale? Inutile dire che l’ho sposato immediatamente perché, col tempo, ho imparato che i sogni nel cassetto fanno la polvere.
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