Europa League, al Milan basta Rodriguez per vincere a Craiova

Il Milan torna nel calcio continentale e vince l’andata del turno preliminare di Europa League, superando i rumeni dell’Universitatea Craiova con il punteggio di 1-0.
Un risultato che favorisce chiaramente la squadra di Vincenzo Montella, ottenuto e voluto fortemente non senza sofferenze, che ora punta al ritorno con un San Siro che vedrà la presenza di non meno di 50mila spettatori.
Eppure, i rumeni allenati da Devis Mangia hanno messo in seria difficoltà il Milan, soprattutto all’inizio quando, esercitando una forte pressione sui portatori di palla italiani, li hanno messi seriamente in difficoltà. Poche le vere occasioni da gol. Una per parte nel primo tempo, con Mitrita che al 23′ trova Donnarumma a dirgli di no a un tiro sferrato a botta sicura dopo l’ennesima incertezza di Montolivo, e con Cutrone che al 27′ trova un palo da posizione quasi impossibile e palla che danza sulla linea di porta. Al 44′ arriva il gol di Ricardo Rodriguez, direttamente su un calcio di punizione piuttosto defilato, che sorprende portiere e difesa del Craiova, ingannati anche dai tentativi di altri tre giocatori rossoneri di colpire il pallone (qualcuno ricorda la rete su punizione di Giunti nel derby del 6-0?).
Nella ripresa il Milan e la sua tecnica prendono il sopravvento su una squadra che mostra solo buona volontà, ma al 15′ ancora Mitrita sfiora il gol con un pallonetto dopo l’ennesima uscita sbadata di Donnarumma. Nella seconda metà della ripresa l’Universitatea trova nuovo slancio dalle migliori condizioni fisiche e grazie anche alle serpentine e ai cross di Briceag, mentre André Silva, entrato negli ultimi venti minuti, non riesce a trovare spazi e a riportare in alto il baricentro della squadra.
In definitiva una prova opaca, ma comprensibile visto il ritardo di condizione anche nei confronti di una squadra già a campionato in corso. Nel Milan convincono Kessie, ancora una volta tosto e monumentale a centrocampo, Bonaventura, non al massimo della condizione ma sempre illuminante nei passaggi e nella visione di gioco, e Cutrone, autore di ottimi fraseggi e in grado di proporsi con la consapevolezza dell’attaccante puro. Deludono profondamente Montolivo, peso morto in mezzo al campo e addirittura rischioso per tutta la squadra con i suoi ritardi nello smistare la palla, e Niang, la cui presenza nella rosa diventa sempre più misteriosa, incapace di incanalare doti fisiche la cui efficacia si è persa nella notte dei tempi. Male anche André Silva, che in venti minuti ha perso tutte le palle che gli sono arrivate, e non è mai riuscito a trovare un’intesa dapprima con Cutrone, e quindi con Niang. Ovviamente questo non sarà il Milan che si vedrà nel corso della stagione, ma molte cose sono ancora da rivedere (“Non potevo aspettarmi di più in questo momento”, ha ammesso Montella a fine gara) e soprattutto l’attacco ha bisogno al più presto di un rinforzo. Costi quel che costi, nel vero senso della parola.
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