FAI Lombardia ad Expo: al diurno la normalità della bellezza

Nell’ambito dell’iniziativa della Presidenza FAI Lombardia ospitata presso gli spazi della Regione Lombardia ad EXPO, volta a presentare i più importanti interventi di valorizzazione promossi dal FAI in questo territorio, la Delegazione FAI di Milano ha illustrato venerdì 10 Luglio il proprio progetto sull’ex-Albergo Diurno Metropolitano “Venezia” di piazza Oberdan, a Milano.
Inaugurato nel 1925 nel cuore di una delle aree di massima crescita della Milano moderna, prossimo alla stazione ferroviaria ed ai collegamenti per Monza, il Diurno offriva nei suoi spazi sotterranei un’ampia gamma di servizi di igiene e cura personale sia a viaggiatori in arrivo che agli abitanti del quartiere. I suoi eleganti ambienti Decò, realizzati con massima cura sia tecnica e funzionale che estetica, portano la firma di Piero Portaluppi; scendendo una doppia scala di sapore ancora Liberty, si accede ad un ampio salone scandito da boiserie in noce su cui si aprono botteghe artigiane dagli arredi raffinati, per poi accedere all’area dei bagni: 44 ambienti differenziati per classe di servizio, dalle pareti rivestite in vetro vivacemente policromo nei bagni di lusso, ricchi di elementi in marmo e finiture in alluminio.
A partire dagli anni ’70 il complesso inizia un lento declino, causa anche la mutilazione causata dal nuovo ingresso della metropolitana al suo accesso principale; l’area bagni chiude nel 1985, le ultime attività chiudono nel 2003. Da allora lo spazio resta chiuso ed inaccessibile, per quanto vivo nel ricordo di moltissimi milanesi proprio grazie alla bellezza dei suoi ambienti ed alla vita che lì si svolgeva.
Grazie all’eccezionale riapertura realizzata per le Giornate FAI di Primavera del 2014, che ha visto 6500 Milanesi visitare in soli due giorni gli ambienti ripuliti e riallestiti dai Volontari della Delegazione, il 12 maggio 2015 Comune di Milano, FAI e Delegazione FAI di Milano sottoscrivono una convenzione di valorizzazione con oggetto il Diurno.
La Delegazione FAI di Milano ha quindi identificato i tratti distintivi del luogo, che ne spiegano il grande fascino:
- il Diurno è un luogo identitario, porta di ingresso alla città, rappresenta la Milanesità nell’estrema funzionalità vestita di un’eleganza discreta, nella natura di spazio privato eppure aperto a tutti.
- esso realizza la normalità della bellezza: concepito per offrire alla più amplia platea possibile la cura di igiene e bellezza, grazie alla qualità dei suoi spazi ed arredi esso è un luogo permeato di una bellezza tangibile e quotidiana.
Su queste basi si innesteranno le due attività a cura della Delegazione, volte a far conoscere il Diurno, farne riscoprire il suo valore e quindi raccogliere supporto per il progetto di restauro e riapertura, che sarà basato solo su fondi privati:
- riapertura: una volta messo in sicurezza ed avviato il processo di studio e rilievo, il Diurno riaprirà a cura dei Volontari della Delegazione FAI di Milano; saranno offerti programmi di visita, che contribuiranno alla raccolta fondi, con differenti temi: architettura, costume, milanesità.
- racconto: riprendendo il principio della Normalità della Bellezza, la Delegazione promuoverà attraverso un gruppo sempre più ampio di artisti, scrittori, scenografi e musicisti un programma di eventi che raccontino del Diurno, della sua bellezza e soprattutto della sua capacità di stimolare le arti in tutta la città, in attesa che tutto questo possa avvenire di nuovo nei suoi spazi.
Il Diurno tornerà quindi a vivere, non solo come spazio restituito alla città nella sua bellezza col contributo di tutti, non solo come spazio pubblico di nuovo animato dalle attività artigiane, ma anche come spazio delle arti, capace di recuperarne il rapporto con la città ed i suoi abitanti di cui il Diurno stesso è simbolo e veicolo.
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