Fake News su Facebook: cosa sono e come evitarle

L’importanza della verifica della fonte sui social network – e soprattutto su Facebook – è al centro del dibattito sulle Fake News.
Nella rivoluzione innescata dalla nascita di internet e divampata grazie ai social network, c’è una professione che è stata colpita in pieno, ed è proprio la nostra, quella dei giornalisti. Tutti valiamo allo stesso modo – corretto – e quindi tutti possiamo scrivere senza nessun controllo su qualunque tema, dai più ilari a quelli più delicati – scorretto.
Questo sta comportando il divampare del fenomeno della disinformazione. Nei casi più ingenui si scrive senza sapere e si sbaglia in buona fede, mentre nei casi più torbidi, ma ormai molto comuni, si fa disinformazione deliberatamente cercando di screditare l’avversario – politico e non solo – grazie alla creazione ad hoc di false notizie.
Il meccanismo è semplice: si crea un sito con un indirizzo internet verosimile o simile a quello di un vero organo di informazione online, si pubblicano su quel portale notizie tendenziose, si condividono in maniera massiva su Facebook. Ecco che la notizia sembra vera e altri in buona fede la riprendono e la ricondividono.
Sembrerebbe un problema tutto nostrano. Un meccanismo inventato da professionisti web vicini ai grillini o ad altri movimenti politici, scientifici e culturali. In realtà è un fenomeno mondiale e uno dei primi a denunciarlo ad alta voce è stato l’ex presidente USA, Barack Obama. Già nel novembre dello scorso anno dichiarava che “se non riusciamo ad essere seri e discriminare tra argomenti veri e propaganda, allora abbiamo un problema”. Inoltre a marzo di quest’anno Obama stesso è stato vittima di una fake news: “L’ex presidente Barack Obama accusato dall’FBI di usare illegalmente l’autorità, la frode e la cospirazione”, niente di più falso.
E Facebook cosa fa? Mark Zuckerberg negli ultimi mesi non è stato a guardare, capendo la delicatezza e la pericolosità della faccenda.
A dicembre ha iniziato annunciando alcune novità.
Possibilità di contrassegnare più facilmente
Gli utenti erano già in grado di contrassegnare i post come “falsa notizia” ma adesso Facebook la sta rendendo un’opzione di notifica più importante. Questa non è la soluzione ma rendere più semplice la segnalazione di contenuti falsi e assicurarsi che più utenti siano consapevoli di poterlo fare è un passo positivo.
Collaborazione con organizzazioni terze parti
Facebook ha avviato un programma per lavorare con organizzazioni di controllo di fatti di terze parti che sono firmatari del codice internazionale dei principi di controllo “Poynter’s International Fact Checking Code of Principles”. Verranno inviate storie a queste organizzazioni che se le identificheranno come false, verranno contrassegnate come controverse e ci sarà un collegamento al corrispondente articolo che spiegherà il perché.
Interrompere gli incentivi finanziari per gli spammer
Facebook verificherà anche manualmente le pagine che vendono click sui link spam a siti che imitano gli organi di stampa e intraprenderà azioni contro i proprietari.
E’ di qualche giorno infine l’ultima contromisura annunciata da Facebook.
Elenco di articoli correlati
Si tratterà dell’aggiunta di un nuovo elenco di articoli correlati che saranno visibili sotto i diversi post prima ancora di cliccarli. Se un utente pubblica un post riguardante una nuova ricerca senza nome o fonte che dimostra che il fumo fa bene alla salute, Facebook potrebbe controbattere con altri articoli correlati in cui si citano rapporti medici ufficiali in cui si sottolinea che ciò non è effettivamente vero. Se ci fossero tre segnalazioni, tutte da fonti accreditate, l’utente potrebbe pensarci due volte sulla validità della news originale e sulla possibilità di condividerla.
La lotta contro le fake news resta dura perché Facebook deve la sua fortuna alla condivisione virale dei post e per rendere un post di successo si ricorre a titoli tendenziosi e a far scaturire il dibattito. E’ la natura stessa di Facebook a favorire da una parte e a scontrarsi dall’altra con la realtà delle notizie false. Inoltre si parla spesso di algoritmi e meccanismi automatici che possono rendere difficoltosa l’individuazione e il giudizio di una notizia.
E se partissimo allora dall’educazione degli utenti? Come stiamo affrontando oggi l’educazione dei più giovani alle nuove tecnologie? Aspetto vostre idee.
Liberamente ispirato da “Facebook Updates News Feed Algorithm to Combat the Spread of Fake News” su socialmediatoday.com
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