Fame! La nuova mostra di Monica Marioni in Agosto a Milano

Stimolante e originale la mostra di Monica Marioni, iniziata il 6 Agosto e che sarà aperta fino al 29 Agosto. L’artista trevigiana, che aveva iniziato a muoversi nell’ambito della pittura astratta utilizzando diversi tipi di materiale fino a raggiungere esperienze di video arte e installazioni artistiche (importante la sua opera “Ego” alla Biennale di Venezia dello scorso anno) e che prevedono anche la presenza della figura umana. Ed è proprio questo l’elemento principale che viene ritratto attualmente nelle sue opere. Figura umana che, pur presentata nella sua veste esteriore, nei dipinti riflette sul volto e nei gesti che compie o nell’immobilità in cui si trova, i particolari della sua interiorità.
Nell’ambito dell’Expo a Milano l’artista presenta nella Fondazione Mataloni (importante fondazione-museo) la sua personale nuova mostra che sarà itinerante (prossima data, Napoli, dal 14 Settembre al Palazzo delle Arti).
Il titolo è “Fame!” e, pur nascendo dal concetto cui siamo abituati a pensare a livello biologico, sottende in realtà tutti i tipi di fame che specie nella società del benessere attuale interessa l’uomo: fame di piacere, di potere, di soddisfare desideri inconfessabili o semplicemente comuni ma non realizzati. È anche la fame che non sazia e che ha bisogno continuamente di essere soddisfatta. A volte la soddisfazione della stessa è solo apparente ed ecco la modella della donna in carne che sorride e che si vede all’entrata della mostra ma che in realtà, pur avendo apparentemente soddisfatta la fame biologica non ha ancora raggiunto la soddisfazione di quella interiore che le fa desiderare l’ammirazione altrui, tanto che sente il bisogno di mettersi in vetrina. È la fame di Hamsun che è la metafora del desiderio di vita che viene frustrato. C’è poi la fame che viene indotta dalla società che crea modelli più o meno riproducibili e serve per ricevere gli apprezzamenti della società stessa. Quella è la più difficile da soddisfare, anche se in realtà, una volta soddisfatta, gli apprezzamenti vengono rivolti solo apparentemente alla persona, ma in realtà sono rivolti al ruolo che essa ricopre.
La fame insoddisfatta, di qualsiasi tipo essa sia, porta lacerazioni dell’animo che si riflettono nei volti ritratti dall’artista: immagini sofferenti, angosciate, che rivelano paura, rabbia, delusione.
E la stessa modella nuda che appare all’entrata, e non a caso accovacciata su un pavimento fatto di bilance-simbolo del peso, si trova in un ambiente dove a parete è ritratto il volto di una donna angosciata, perché ancora affamata di qualcosa d’interiore ma che rimane indefinito.
Carlo Tomeo
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Ottima come sempre la recensione del Sig Tomeo su questa mostra che fa proprio venire voglia di andare a visitare
grazie dell’ottima recensione!
Excellent compte-rendu d’une exposition où l’on a envie de se rendre, tant le titre est déjà une énigme… S’agit-il de l’italien Fame, Faim? De l’anglais Fame, Célébrité? Ou de la Faim de la Célébrité, et de ses ravages?
Buongiorno, sono il cronista della mostra “Fame” di cui si parla nel presente articolo e volevo avvertire che essa si terrà fino al 27 Agosto p.v. e non fino al 29 Agosto p.v. come erroneamente comuoato. Mi scuso con i lettori, con l’artista Monica Marioni e con la Fondazione Mataloni per l’errore di data commesso. Ne approfitto, intanto, per sollecitare i lettori a visitarla in quanto realmente meritevole, così come lo è una visita alla Fondazione Mataloni, che è permanente e ricca di opere suggestioni suggestive. Grazie per l’attenzione, Carlo Tomeo.