Flavio Insinna e Striscia la Notizia: il punto della situazione.

Nelle ultime settimane una nuova catfight televisiva ha monopolizzato l’attenzione del web e della carta stampata. Tutto ha avuto inizio quando Antonio Ricci ha deciso di colpire ed affondare Flavio Insinna, da sempre suo nemico, con il più cattivo e basso dei colpi di scena.
Durante una puntata di Striscia la Notizia sono andati in onda dei clamorosi fuorionda, che mostrano un Insinna volgare, arrogante ed offensivo nei confronti di autori e concorrenti della trasmissione Affari Tuoi. Un Insinna registrato a sua insaputa, in momenti di pura ira. Un lato inedito del presentatore Rai, uscito con le ossa rotte da una serie di filmati che sono proseguiti anche nelle puntate successive.
Qua trovate il link per vedere il video completo.
http://www.video.mediaset.it/video/striscialanotizia/servizio/la-gentilezza-di-flavio-insinna_724379.html
La cosa certa è che l’immagine buonista di Flavio ne esce devastata, così come quella di Striscia, disposta a tutto pur di affondare l’eterno rivale. E’ risaputo che quando Striscia la Notizia se la prende con qualcuno non si ferma davanti a niente e continua a trasmettere per settimane audio, video, fuori onda e filmati esclusivi.
Tutto questo ha scatenato il caos negli uffici della Rai. Il direttore di Rai 1 Andrea Fabiano ha twittato il suo pensiero: “solidarietà totale, umana e professionale a @insinnaflavio #insinna”. Il pensiero in questa occasione vola direttamente allo scorso 20 marzo quando Paola Perego mandò in crisi la Rai con la sua inchiesta sulle donne dell’est. Una classifica misogina e sterile copiata da un sito comico e spacciata per vera. Per la Perego, al contrario di Insinna, ci fu un’umiliazione pubblica con tanto di programma sospeso e scuse ufficiali da parte dello stesso Fabiano.
Ai microfoni de La Zanzara Rosy Seracusa, la concorrente offesa da Flavio Insinna, ha dichiarato che probabilmente denuncerà il conduttore per gli insulti e l’umiliazione pubblica: “Ci sono rimasta malissimo, non mi sarei mai aspettata una cosa del genere. Mi sento offesa. Probabilmente lo denuncerò. Sono stata offesa pubblicamente. Non giustifico le sue frasi in alcun modo, non siamo amici. Nessuno della Rai finora si è fatto sentire. Non siamo attori, non siamo personaggi pubblici che possono sostenere una cosa del genere, le emozioni, le paure. Se voleva altre persone invitava degli attori e non se la prendeva con noi. Per me non deve più condurre in tv, ho perso la fiducia in un personaggio così”.
Striscia la Notizia ha poi rincarato la dose contro Flavo Insinna trasmettendo una parte del libro del presentatore, dove viene descritta nei dettagli una scena di violenza contro una donna. In molti accusano Antonio Ricci di esagerare e di essere diventato un inquisitore, altri si indignano per le parole di Flavio che deve sperare che il pubblico dimentichi questo bruttissimo episodio. D’altro canto Striscia e Ricci adesso devono stare attenti, passare da divulgatori di verità a inquisitori che danno la caccia alle streghe è un attimo.
Le tanto attese scuse di Flavio Insinna sono alla fine arrivate attraverso un lungo sfogo su Instagram.
Le scuse continuano poi in una diretta Facebook dove Insinna, oltre ad aver chiesto perdono alle persone che ha umiliato, ha anche attaccato duramente Striscia la Notizia, sostenendo che le offese uscite dalla sua bocca sono state dette in una stanza lontana dagli studi e non davanti alla donna come dice il programma di Canale 5. Flavio ha anche accusato la trasmissione di Antonio Ricci di essere volgare ed ha svelato perché ce l’hanno tanto con lui, secondo Insinna infatti tutto sarebbe nato da quando ad una consegna del tapiro lui ha tirato in ballo i problemi con la finanza di Ezio Greggio, presentatore di Striscia.
Per vedere il video delle scuse: https://www.facebook.com/FLAVIOINSINNAFaccialibro/videos/2323110157914943/
Dopo pochi giorni è uscito un comunicato stampa della trasmissione di Canale 5, nel quale si parla addirittura di una denuncia: “Flavio Insinna, a corto di argomenti, cerca di azzerare i fuori onda presentati da Striscia sul suo comportamento in studio durante le registrazioni di Affari tuoi. Arrampicandosi sugli specchi, ripesca la storia del Tapiro, da lui respinto nel 2013, già ampiamente chiarita nel maggio 2015. Il Gabibbo, infatti, era stato costretto ad acquistare mezza pagina dal Corriere della sera per spiegare al rosicone che il servizio sul Tapiro non era stato messo in onda perché «lei pronunciava delle frasi che, a detta dei legali, le avrebbero attirato una denuncia penale». Denuncia che senz’altro arriverà dopo che ieri sera, su Facebook, ha dato dell’evasore fiscale a Ezio Greggio, nel disperato tentativo di difendersi. In ogni caso Insinna non ha mai risposto alle domande del Gabibbo e non ha mai commentato le due sentenze che davano ragione a Striscia. Ecco le domande rimaste senza risposta: «Signor Insinna, come è possibile che in un gioco basato sul caso, la voce “premi” del budget si ripeta uguale all’anno prima (al 21 maggio, ad Affari tuoi sono stati vinti 8.274.404,04 euro nella scorsa stagione e 8.176.162,71 euro in quella attuale)? Come fa tutte le sere ad avere i pacchi più alti alla fine? C’entra forse il fatto che ai colloqui con i concorrenti vengano chiesti i “numeri fortunati” e la cifra di cui hanno assolutamente bisogno? È al corrente che in tal maniera la partita può essere pilotata all’insaputa del concorrente e forse anche del conduttore?». Continua il Gabibbo: «Perché Insinna, che fa tanto l’isterica ganassa, non si è mai battuto affinché i rappresentanti dei consumatori fossero presenti a controllare il determinante momento dell’accoppiamento premi-pacchi? Come mai Massimiliano Dona dell’Unione consumatori, che aveva documentato le “taroccate” di Affari tuoi, non è mai più stato invitato in trasmissione, nonostante il tribunale gli avesse dato ragione?». Le azioni legali fra Striscia e Affari tuoi sono state due, avviate entrambe dalla Rai. La prima si è conclusa con la sentenza del gup del tribunale di Roma Tiziana Coccoluto, risalente al 14 ottobre 2013, che rileva: «L’intero format di Affari Tuoi aveva scelto tecniche procedurali e tecniche di controllo che non garantivano la dovuta trasparenza». Per quanto riguarda la seconda azione legale, la Corte d’Appello della prima sezione civile di Roma, risalente al 6 febbraio 2015, ha stabilito che, «esclusa la natura diffamatoria delle trasmissioni informativo-satiriche di Striscia la notizia, la domanda risarcitoria per diffamazione, presentata dalla Rai per tale causale, deve essere totalmente rigettata nel merito» e condanna sempre la Rai al pagamento delle spese processuali. Quindi è stato anche stabilito da un tribunale che Striscia non ha mai diffamato Affari tuoi. Striscia la notizia fa solo quello che ha sempre fatto, svelare i tarocchi e i taroccatori.”
Dopo pochi giorni Flavio Insinna ha rilasciato un’intervista al Corriere, dal titolo: “Insinna: Troppo odio, ho paura. Potrei lasciare la tv”. Il presentatore dopo tutto l’accaduto si dice davvero pronto ad abbandonare la tv e non esclude però una carriera politica: “Dopo il mio discorso a Cartabianca, quello in cui parlavo del vivere in un paese gentile, è cambiato qualcosa. Me ne sono reso conto dal giorno dopo. Il video è diventato virale, riscuotendo successo ovunque. Ho ricevuto chiamate da chiunque. Ed evidentemente questa cosa ha cominciato a dar fastidio a qualcuno. Come a dire, “e questo mo’ che s’è messo in testa, dove vuole andare?. Ho paura. Ho una persona potentissima contro di me, che sono solo.Vede, non ho problemi a chiudere per sempre con la tv.”
Ultimo brutto colpo arriva da Rocchetta. Lo spot della Brio Blu con Flavio Insinna (definito da Antonio Ricci come “uno dei più brutti degli ultimi 20 anni”) è stato sospeso e non sarà più trasmesso. Ad annunciarlo è stata la COGEDI tramite un comunicato stampa: “Noi per primi siamo rimasti stupefatti da quanto trasmesso da Striscia la notizia nelle serate del 23 e 24, in merito a comportamenti assunti dal signor Flavio Insinna nel contesto – fuori onda – del programma Affari tuoi e comprendiamo pertanto il suo disappunto. Desideriamo comunque informarla che la trasmissione, in ogni sede, dei nostri spot con il signor Insinna è stata immediatamente sospesa.”
Una scelta a mio avviso assolutamente esagerata!
Ricordiamoci che in tutta questa storia le vittime sono due: Insinna, colpito alle spalle da un suo collaboratore che ha registrato lo sfogo inviandolo ad Antonio Ricci e la signora che ha partecipato ad Affari Tuoi, offesa in diretta TV. Alla fine del se ben ci pensate Insinna non è un assassino, né un pedofilo, né un ladro, né un truffatore. Teniamo a bada l’odio, le accuse ed i licenziamenti facili che, fidatevi di me, se dovessero mettere dei microfoni o delle telecamere nascosti in tutti i camerini di tutte le trasmissioni televisive, non lavorerebbe più nessuno!
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