Gadget Expo, sequestro da 5 milioni

Oltre un milione di pezzi tra cartoline, matite, tazze e calamite sono stati sequestrati dagli investigatori del Servizio Operativo della polizia locale.
L’indagine, partita appena due settimane fa, ha permesso di smantellare un giro d’affari intorno ai cinque milioni di euro. Il materiale era prodotto interamente in Cina senza marchi, importato e poi modificato con i marchi di Expo. La modifica dei prodotti avveniva in tre aziende del nord Italia distribuite tra Torino, Milano (zona Ripamonti) e Carnate.
Sono stati denunciati otto edicolanti, tutti italiani tranne due provenienti dal Bangladesh, per concorso in contraffazione, ricettazione, introduzione di segni falsi sul territorio italiano, vendita di produzioni industriali mendaci. Il deposito per la distribuzione era situato tra corso di Porta Romana e corso Italia, in uno spazio di duecento metri quadrati.
“Il quantitativo sequestrato è enorme – spiega il comandante Tullio Mastrangelo – e l’organizzazione che abbiamo bloccato era ben strutturata. L’attività ha accelerato quando abbiamo verificato che i quattro chioschi non erano nell’elenco dei distributori del merchandising ufficiale di Expo. Ora cercheremo di capire se tra i loro clienti ci sono altri punti vendita in città”.
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