GARA 3: Vince il Milano e la serie si scalda in vista di Gara 4

Dopo la vittoria di Gara 3 il Milano si appresta a salire nuovamente il Alto Adige per affrontare un Merano che vorrà sicuramente ripetere la prova ddi Gara 2, quando i rossoblu non riuscirono mai ad entrare realmente in partita rimediando un 4-1 che ha pareggiato la serie dopo due partire.
La terza partita ha riservato emozioni per cuori forti, visto che la gara era iniziata con gli ospiti in vantaggio ed un Milano capace di rimontare chiudendo la prima frazione di gioco in vantaggio per 2-1. Le reti di Migliore e Schina avevano rimediato al vantaggio di Mitterer, ex dal dente avvelenato, visto che fino ad ora è stato un vero e proprio fattore offensivo in questa serie.
Dopo che i rossoblu si erano portato sul 3-1 grazie alla staffilata di Re nel secondo periodo, proprio l’attaccante bianconero con il numero 12 riusciva a rimettere in parità la partita, approfittando prima di una disattenzione grossolana da Tura e di tutta la retroguardia milanese, poi mettendo a segno un rigore arrivato nuovamente su un calo di tensione sulla blu offensiva da parte dei terzini milanesi. Sul 3-3 Milano reagiva subito, portandosi nel terzo difensivo avversario e toccava a Quagliato, fino a quel momento perfetto, regalare praticamente la rete decisiva su una botta in diagonale di Petrov (sicuramente fra i migliori in maglia rossoblu, se non il migliore) su cui il goalie bianconero valuta male la forza della stoccata non riuscendo a fermare con efficacia il disco che invece finisce alla sue spalle dopo essere stato smorzato nella sua potenza.
Sul 4-3 il Milano cerca di controllare la situazione nei restanti quattro minuti di gioco, con coach Ansoldi che dopo il time out sfrutta l’uomo in più sul ghiaccio a disposizione per un fallo di Migliore che finisce in panca puniti. In 5 contro 4 le Aquile stazionano nel terzo difensivo milanese, il disco gira ma di tiri pericolosi ne arrivano un paio che Tura comunque controlla e ferma dando una salutare boccata di ossigeno generale ai compagni e all’intero palazzo, diventato una vera e propria bolgia anche per gli oltre 2200 spettatori (record stagionale) assatanati presenti sugli spalti.
Esaurita la lucidità e le occasioni i bianconeri sbagliando la manovra riportando il disco fuori ma sul più bello scoppia una zuffa che sarò solo il preludio di quella che coinvolgerà tutti gli effettivi sul ghiaccio a fine partita. Alla sirena finale infatti il Milano festeggia il successo mentre il Merano cerca di prolungare la questione scegliendo le maniere forti. Alla fine il Giudice Sportiva ha fermato per Gara 4 il rossoblu Piccinelli insieme ai meranesi Kobler e Gruber, assenti quindi per la partita di mercoledi alla MeranArena (ingaggio iniziale alle ore 20.30).
La sensazione è che non sarà facile per il Milano, anche vedendo la prestazione dei meranesi all’Agorà nelle due partite disputate fino ad ora, e se ci aggiungiamo le ruggini che stanno avanzando in maniera decisa partita dopo partita, si annuncia un quarto atto in cui può succedere di tutto. Il Merano ha l’occasione per riportare in parità la serie mentre il Milano di chiuderla in modo definitivo, cercando di eliminare alcune pause difensive e di concentrazione che hanno già contato parecchio nell’economia del gioco milanese.
Intanto l’Appiano ha regolato in tre partite il Caldaro(ha vinto anche Gara 3 in trasferta dopo i primi due successi)ed attende in Finale una fra Merano e Milano.
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