Gorbaciov addio, nel 1989 Milano lo accolse trionfalmente

Mikhail Gorbaciov si è spento all’età di 91 anni. Fu l’ultimo segretario generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica prima del crollo del comunismo e della dissoluzione in tante repubbliche, la principale delle quali è quella della Russia, retta da Vladimir Putin. Nel 1989, durante una visita di stato in Italia, il primo dicembre, arrivò a Milano, che lo accolse trionfalmente, accompagnato dalla moglie Raissa. L’auto di Gorbaciov fece un lungo percorso tra due ali di folla, a cominciare da viale Certosa.
La conferenza stampa con Andreotti
Nella seconda metà degli anni ’80 Gorbaciov tentò di riformare il sistema socialista, allora in piena crisi, con parole d’ordine quali ‘perestrojka’ (ristrutturazione) e
‘glasnost’ (trasparenza).
Nel capoluogo lombardo tenne una conferenza stampa insieme all’allora presidente del Consiglio italiano, Giulio Andreotti, in cui affermò che la NATO e il Patto di Varsavia dovevano diventare organizzazioni sempre più politiche e sempre meno militari. Affermò anche che la Primavera di Praga in Cecoslovacchia nel 1968 aveva delle giuste rivendicazioni di libertà.
Successivamente lui e la moglie furono accompagnati in Piazza della Scala dall’allora sindaco (socialista) Paolo Pillitteri, e anche in questo caso la folla arrivò sino a
piazza Duomo per vederlo. Milano fu per lui un punto di riferimento costante, politico e culturale, in cui ritornò diverse volte per incontri internazionali e conferenze.
ECCO CHI PAGA LE SANZIONI ALLA RUSSIA: GLI ITALIANI
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