Guerra di Milano, Samuele Piscina: Alfano deve spiegazioni serie

Le manette per i disordini che ieri, venerdì 1° maggio, hanno devastato Milano,sono scattate ai polsi di cinque persone. Non sono immigrati, né irregolari. Non sono arrivati con barche, barchette o barconi. Sono italiani. Delinquenti rigorosamente made in Italy.
Si tratta di due donne, di 33 e 42 anni, e tre uomini (di 32, 33 e 27 anni). Ipotesi da avanzare su di loro ce ne sarebbero molte, ma non spetta a noi farne. Ad ognuno il proprio mestiere e c’è già chi si sta occupando del loro futuro prossimo e di quello dei loro “compari”
Incappucciati e black bloc, responsabili di aver causato disastri, verranno duramente puniti mentre, le vittime di ciò che hanno causato, verranno risarcite dal Comune di Milano che, ha già fatto sapere che si costituirà parte civile al processo su quanto avvenuto.
Questa mattina, durante il vertice sulla sicurezza in prefettura a Milano «tutti hanno garantito il proprio impegno perché questo non accada più» e il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni al termine della riunione ha affermato «Non voglio che siano i cittadini a subire le conseguenze dei gesti di questi delinquenti e per questo abbiamo istituito un fondo d’accordo con il Comune che fornirà una valutazione dei danni».
«Da ex ministro dell’Interno ho una certa esperienza e so che la gestione dell’ordine pubblico è una cosa molto complicata. Non sta a me dire se si poteva fare di più e meglio».
Domande bollenti sotto i riflettori caldi dell’Expo che dai piani alti vengono rimbalzate. Eppure tutto è così limpido e chiaro che basterebbe davvero un pizzico di onestà.
Si poteva fare di più e meglio? Lo abbiamo chiesto a Samuele Piscina, Capogruppo Lega Nord in Consiglio di Zona 2 di Milano
Milano devastata oggi è caccia alle responsabilità e tutti sfuggono. Non solo i delinquenti. C’è dell’altro?
«Beh c’è poco da investigare… le responsabilità sono sotto gli occhi di tutti.
La gestione delle Forze dell’Ordine, per quanto Alfano possa cercare di mettere delle pezze con qualche tweet, è stata a dir poco disastrosa: Sono dovuti rimanere fermi ad attendere l’ordine dall’alto mentre Milano veniva devastata.
Alfano deve spiegazioni serie. Non può prendersi gioco dei milanesi! Come sempre in questa “Repubblica delle banane” finirà che gli antagonisti saranno rilasciati, qualche poliziotto sarà condannato per chissà quale reato (magari proprio per il reato di tortura tanto voluto dal Governo Renzi) e i cittadini Milanesi dovranno pagare di tasca propria i danni causati dai delinquenti».
Quindi dopo Diaz sono cambiate le “direttive” e si rimane con le mani legate?
«Dopo il G8 di Genova purtroppo non ho più visto interventi decisi da parte delle forze dell’ordine. Questo non perchè i Poliziotti sul campo che prendono 1200€ al mese per farsi menare non vogliano intervenire, ma perchè dall’alto hanno paura di agire. Quante volte abbiamo sentito: “i poliziotti hanno controllato la situazione lasciando sfogare i manifestanti affinchè la situazione non degenerasse”? Beh era già degenerata. In uno stato civile si interviene con fermezza garantendo la sicurezza degli onesti cittadini».
La devastazione di ieri era stata “preannunciata”. I giornali di tutto il mondo lo hanno scritto in tutte le lingue e hanno detto anche che non siamo stati in grado, però, di anticipare il disastro…un governo tecnico non prevede le dimissioni?
«Non solo! Negli scorsi giorni sono stati arrestati diversi black bloc a Milano e subito rilasciati dai soliti magistrati, vera casta di questo paese, pagati per fare gli interessi dei delinquenti! Siamo la barzelletta d’Europa.
Un ministro dell’Interno serio avrebbe già presentato le dimissioni e avrebbe chiesto scusa ai milanesi e agli italiani… Ma parliamoci chiaro, nessuno si aspettava serietà da Alfano… ».
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