Hostess di ramazza, scoppia il caso

Il caso hostess di ramazza è esploso lunedì 3 luglio all’aeroporto di Linate: i velivoli Alitalia con partenza programmata dopo le 14 sono infatti decollati dalla pista milanese senza esser stati precedentemente puliti: c’è sempre un buon motivo per volare Alitalia? Il 29 giugno la compagnia ha interrotto, con atto formale, il rapporto con le due società che a Linate garantivano la pulizia dei velivoli e il loro riassetto: la Dnata e la National Cleanness. Comunicata il 29 giugno, la disdetta scatta il 5 luglio: domani. D’intesa coi sindacati, i 45 lavoratori delle due società, dalle 14 di ieri si sono riuniti in assemblea per decidere come mobilitarsi senza salire a bordo dei velivoli.
Il problema delle hostess di ramazza si ripeterà dal 5 luglio in avanti perché, fa sapere Angelo Piccirillo, segretario regionale della Filt-Cgil, “Alitalia ha riaffidato il servizio a una società, la Sp, che ha soltanto una delle due licenze necessarie per lavorare all’interno degli aerei»: quella per la pulizia di poltroncine, finestrini e corridoi. Non ha la licenza per il riassetto. Sì, ci vuole una licenza ad hoc per controllare e mettere a posto dopo ogni volo le dotazioni di sicurezza, dai giubbotti salvavita alle maschere, ma anche per rimettere nei bagni il rotolo della carta igienica. Non bastasse, la Sp, in quanto società low cost, avrà l’obbligo di ripulire «solo un quarto degli aerei che ogni giorno decollano da Linate”
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