Il Cenacolo di Leonardo valorizzato da nuovi riflettori

Il Cenacolo splenderà sotto una nuova luce. Da oggi, infatti, l’Ultima cena di Leonardo Da Vinci vivrà sotto l’energia di un nuovo sistema di illuminazione.
Si tratta di un impianto a led che permette di risparmiare energia, inquinare meno e che aiuta a migliorare le condizioni micro ambientali dell’opera.
L’opera di Leonardo è infatti estremamente delicata e per questo le visite sono contingentate con piccoli gruppi che si alternano nel refettorio di Santa Maria delle Grazie. Per il periodo di Expo però le possibilità di vederlo saranno maggiori. Si sta chiudendo l’accordo con uno sponsor che permetterà di recuperare le risorse per tenere aperto anche alla sera (almeno fino alle 22) e il lunedì pomeriggio.
Un vero e proprio evento per il capolavoro di da Vinci che l’assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia Cristina Cappellini ha commentato così «Un ulteriore e virtuoso tassello della valorizzazione del genio di Leonardo e del sito Unesco del Cenacolo».
Alla cerimonia di inaugurazione presenti anche Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo; Alberto Artioli, segretario regionale dei Beni Culturali; Sandrina Bandera, direttore del Polo museale regionale della Lombardia; Giuseppe Napoleone, direttore del Museo del Cenacolo; Adolfo Guzzini, presidente di “iGuzzini illuminazione”.
«Il Cenacolo ha dei criteri di conservazione e di delicatezza che impongono un numero molto controllato di visitatori. Ma questo – ha sottolineato il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini – non impedisce di allungare le ore. So che sono già previste delle aperture straordinarie per Expo e penso che si debba lavorare, compatibilmente con i problemi che ci sono sempre nella pubblica amministrazione, di personale, perchè questo resti. Il flusso di turisti a Milano comincerà con Expo e non finirà per molti anni».
«Il progetto di illuminazione presentato, ideato e studiato dalla ditta “iGuzzini”, – ha sottolineato l’assessore Cappellini – si inserisce nel cammino di valorizzazione del genio di Leonardo, che tutte le Istituzioni stanno portando avanti con grande impegno in vista di Expo e del ‘dopo Expo».
«Ricordo anche il progetto avviato da Regione Lombardia con la Fondazione Stelline – ha aggiunto Cappellini -, che vuole far conoscere e valorizzare Leonardo da Vinci e i luoghi che l’hanno visto operare a Milano e in altri territori della Lombardia».
L’Ultima cena di Leonardo Da Vinci ora si può vedere sotto una nuova luce, grazie a un impianto a led che permette di risparmiare energia, inquinare meno e che aiuta a migliorare le condizioni micro ambientali del cenacolo. L’opera di Leonardo è infatti estremamente delicata e per questo le visite sono contingentate con piccoli gruppi che si alternano nel refettorio di Santa Maria delle Grazie. Per il periodo di Expo però le possibilità di vederlo saranno maggiori. Si sta chiudendo l’accordo con uno sponsor che permetterà di recuperare le risorse per tenere aperto anche alla sera (almeno fino alle 22) e il lunedì pomeriggio. «Il Cenacolo ha dei criteri di conservazione e di delicatezza che impongono un numero molto controllato di visitatori. Ma questo – ha sottolineato il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini – non impedisce di allungare le ore. So che sono già previste delle aperture straordinarie per Expo e penso che si debba lavorare, compatibilmente con i problemi che ci sono sempre nella pubblica amministrazione, di personale, perchè questo resti. Il flusso di turisti a Milano comincerà con Expo e non finirà per molti anni». L’impianto a led è stato realizzato da iGuzzini.
«Regione Lombardia – ha proseguito l’assessore – sta portando avanti, in ottica Expo e “dopo Expo”, una forte valorizzazione del suo patrimonio materiale e immateriale riconosciuto dall’Unesco».
«Proprio l’ultima tappa del ‘Lombardia Unesco Tour’ – ha concluso Cristina Cappellini – ha riguardato il Cenacolo Vinciano, con il testimonial Franco Branciaroli che ha partecipato alle riprese del video del Centro sperimentale di Cinematografia promosso dalla Regione, raccontando il capolavoro di Leonardo Patrimonio dell’Umanità».
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