Il grande giorno è arrivato: inaugurazione di Expo Milano 2015

Il giorno X è arrivato: l’inaugurazione dell’Esposizione Universale a Milano. Mentre iniziavano ad arrivare i primi ospiti importanti, alcuni operai hanno terminato i lavori in un paio di padiglioni. Davanti al padiglione dell’Iran, dove erano presenti alcuni materiali accatastati, gli operai si sono impegnati a portare via questi ultimi detriti del cantiere.
Fra i primi VIP ad arrivare: Carla Fracci, Demetrio Albertini, il Cardinale Gianfranco Ravasi, Giorgio Armani e il presidente del Coni Giovanni Malagò.
Il presidente del Consiglio del Consiglio Matteo Renzi è giunto anche lui al sito di Expo per la cerimonia di inaugurazione. “L’Italia s’è desta, siam pronti alla vita, sì”, con queste parole il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha aperto il suo discorso alla cerimonia di inaugurazione di Expo 2015. Il Premier è poi intervenuto rispondendo alle accuse che erano state rivolte all’organizzazione tempo indietro: “Signori professionisti del ‘non ce la farete mai questa è la vostra risposta”, – prosegue – “Una lunga e delicata sfida”, l’ha definita Renzi, prosegue il discorso incitando ad essere orgoglioso dell’Italia e delle sue radice, delle sue tradizioni. Ringrazia autorità e cittadini presenti all’inaugurazione di Expo, “a chi in questi mesi vedrà una Milano particolare”, ma soprattutto ricorda che “il primo maggio partiamo dicendo grazie a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori: eravamo qui e non ci credevano in tanti, grazie al vostro sudore”, Expo “oggi è una realtà, non è ancora una scommessa vista ma abbiamo sei mesi per vincerla”. Il Presidente del Consiglio prosegue con il suo discorso con uno sguardo globale: “Expo è soprattutto il desiderio di guardare il mondo così com’è per cambiarlo”, dopo aver ricordato come il Mediterraneo sia ormai trasformato “in un cimitero”, come “persino il confine orientale d’Europa soffre per la prima volta dalla fine della guerra fredda” e dopo aver ricordato che “il terrorismo cerca di minare le radici della convivenza”. Renzi, e non solo lui, vede nell’Esposizione Universale l’occasione per cambiare il mondo, “Partendo dalle contraddizioni di un pianeta che vive lo squilibrio di un miliardo di persone che muore di fame e malnutrizione, la politica deve dichiarare guerra alla povertà e ha la possibilità concreta di dimostrare che non serve solo alle nostre discussioni interne, ma ai cittadini di tutto il mondo” va avanti. “Il nostro vertiginoso passato ci invita a costruire e non soltanto a ricordare. Venite a scoprire che sapore ha l’Expo dell’Italia. Oggi inizia il domani! L’impresa più bella inizia oggi” prosegue il Premier. “Dichiaro ufficialmente aperta l’Esposizione universale 2015”: con questo annuncio ufficiale Matteo Renzi ha aperto l’Expo al termine della cerimonia inaugurale. A salutare l’apertura, sarà l’esibizione delle Frecce tricolori.
Tagliato anche il nastro del padiglione USA, Kerry premette così di essere a Milano nei prossimi sei mesi. Con delle grandi forbici dorate è stato tagliato il nastro che ha inaugurato ufficialmente il padiglione Usa nel sito dell’Expo, incentrato sul tema ‘American Food 2.0: Uniti per nutrire il pianeta’. “Due settimane fa ho parlato con il presidente Obama – ha detto il console generale Usa John Philipps -. Ci teneva che gli Stati Uniti fossero ben rappresentati in questa esposizione, che è una grande opportunità per noi e per il pianeta”. “Il segretario di Stato americano John Kerry ha promesso di essere qui – ha detto Philip T. Reeker console generale Usa a Milano -. Quest’anno ricorre il 150esimo anniversario del consolato Usa a Milano. Abbiamo già indicato Milano come il posto dove essere assolutamente nei prossimi sei mesi del 2015”. Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato 60 studenti, scelti tra i migliori allievi di 95 università americane. Fra tre mesi se ne aggiungeranno altri sessanta. “Sono orgoglioso di essere qui in una delle nazioni più importanti degli ultimi anni – ha aggiunto il commissario generale del padiglione Usa Douglas Hickey -. Abbiamo una grande responsabilità: educare le persone a mangiare in modo salutare. Una grande responsabilità ma anche una grande opportunità di fare bene”. “In tanti ci hanno chiesto cosa volesse dire 2.0” ha affermato Mitchell Davis, direttore creativo dei Friends of Usa pavillion. “La risposta è che crediamo nel contributo fondamentale della tecnologia nell’agricoltura. Il cibo cambia, non mangiamo più come i nostri nonni e come mangeremo in futuro. Siamo sicuri che questa sarà una bellissima occasione per discuterne”.
Cinque lavoratori di diverse nazionalità, che hanno lavorato per la costruzione del sito espositivo, in rappresentanza delle migliaia di lavoratori impegnati in questi mesi, hanno consegnato la bandiera tricolore all’Arma dei carabinieri, un momento simbolico – che ha fatto seguito all’intervento di Papa Francesco alla cerimonia inaugurale di Expo – concluso con l’inno italiano e il tricolore issato.
L’inno nazionale è stato cantato dal coro di bambini che hanno cambiato il finale. Al posto della tradizionale conclusione “siam pronti alla morte l’Italia chiamò”, la nuova versione è stata “siam pronti alla vita, l’Italia chiamò”.
Nove aerei Aereonautica militare sorvolano sito espositivo. Le Frecce Tricolori hanno sorvolato il sito di Expo, chiudendo la cerimonia d’apertura dell’Esposizione universale. I nove aerei dell’Aereonautica Militare hanno ‘steso’ un grande tricolore sull’area di Rho-Pero, dopo che il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha aperto ufficialmente Expo 2015.
Lucrezia Lessio
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