Il mio amico Dino Abbascià, l’uomo che vedeva sempre in grande

di GIUSEPPE SELVAGGI
Responsabile eventi Associazione Regionale Pugliesii
Ho rimproverato a Dino una infinità di volte la sua disponibilità che non sempre poteva tradursi in accoglimento e soddisfacimento delle richieste dei tanti che a lui si affollavano come a un “santo in terra” per chiedere favori, cortesie e grazie a volte oggettivamente non possibili. Abbiamo avuto opinioni divergenti tantissime volte, anzi quasi sempre, lui ad accelerare io a frenare, lui vedeva tutto in grande, io ho sempre avuto una visione più realistica delle cose … un buon equilibrio di squadra, diceva lui. Metà della mia vita, quasi tutta quella milanese a “perdere tempo” insieme a lui e ad altri pionieri dell’associazionismo nel diffondere in qualità di “ambasciatori” il sapere e nel suo caso anche i sapori di terre di Puglia.
“Siamo una bella realtà”, mi diceva tutte le volte che mi vedeva rallentare il passo.
Ho cercato di evitare quando mi è stato possibile di fruire della sua generosa ospitalità, non era esibizione di opulenza la sua, ma un desiderio attraverso il convivio di consolidare una amicizia, anche in questo le nostre opinioni divergevano e gli rispondevo che potevo accettare solo quanto potevo restituire e di qui nascevano le nostre dispute a volte create ad arte per provocarci entrambi convinti di aver ragione.
Ci univa l’amore per la nostra terra, tutte le volte che gli rivolgevo un complimento per la spontanea capacità di comunicare mi guardava con sospetto, poi quando capiva che non era adulazione o, peggio, presa in giro sorrideva e con la mano destra faceva un gesto, come a volermi scacciare per “non arrossire” mi diceva.
Questa notte ho dormito poco e male, sapevo che non mi sarebbero arrivati i suoi sms alle tre, quattro di notte come quando iniziava a lavorare, e forse questo silenzio mi ha tenuto sveglio.
L’autore è stato ideatore con Dino Abbascià del Premio Ambasciatore di Terre di Puglia. Sotto un estratto video dell’edizione 2011 dove i due amici sono insieme sul palco. Con loro l’avvocato Bernardini de Pace, Presidente del Premio.
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