Il populismo dei politici non è un male

È quasi un mese che sono ripartiti tutti i talk show. Ma proprio tutti. Anche se, dagli ascolti, pare non essersene accorto nessuno. Solo Del Bebbio, prossimo candidato sindaco di Milano (lui, che ha l’accento più toscano di Carlo Conti) sfonda il muro del 5%. Insomma, hai detto cotica.
Il problema, diciamocelo, non è di quelli che toglie il sonno. Ma è indice di qualcosa che riguarda questo paese ed il suo finto moralismo.
Il talk show in Italia funziona quando parla di quello che agli italiani interessa. La riforma del Senato per quanto appassionante per addetti ai lavori e finestra spalancata sulla politica italiana, raffazzonata alla bell’e peggio, Verdini docet, non è argomento di interesse. Col Senato riformato non ci mangiamo, non ci andiamo a passeggio per le vie buie, non ci paghiamo neppure le bollette.
Il talk show deve parlare alla nostra pancia. Dobbiamo trovare risposte ai problemi reali e, ammettiamolo pure, dobbiamo divertirci a vedere “quelli là” che si scannano un poco.
Quest’anno peró va di moda l’understatement. E lo si vede dagli ospiti: Salvini quasi assente, la Meloni non pervenuta. Non è un giudizio di merito, nè tantomeno politico. Ma ovviamente è chi fa opposizione che agita le acque. Altrimenti sarebbe un continuo profluvio di inchini è tutto bene madama la marchesa. Quest’anno peró, forse complici le caustiche parole di Renzi, tutti si sono dati una regolata. Scontri sotto tono, qualsiasi focolaio di polemica subito messo a tacere. Perchè il rischio è quello di essere populisti.
Che oggi è un insulto peggiore di qualsiasi altro, ma essere populisti vorrebbe dire parlare come e per il popolo. Cosa che francamente non capisco dove possa essere considerata negativa.
Che il nostro sia un popolo bue è certamente vero. Ma che questo voglia dire che la classe politica si deve ben guardare dal ragionare ascoltando gli umori del popolo è tutta un’altra storia.
Mi ricordo di un tale, che faceva il re in Francia che del popolo se ne infischiava, e della di lui consorte che visto che il popolo non aveva pane per mangiare suggeriva di acquistare brioches.
Sommessamente, e senza augurare nulla di simile, ricordo che la coppia di felici ignoranti fini sulla forca con la testa mozzata.
Perchè quando il popolo da bue si scopre toro….
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