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CostumeTempo libero
Home›Costume›Il ritmo della storia: dalla lotta all’arte, questa è la Capoeira

Il ritmo della storia: dalla lotta all’arte, questa è la Capoeira

By Lucrezia Lessio
6 Settembre 2015
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Settembre è arrivato, le giornate si accorciano e le vacanza sono finite. Iniziano le infinite lavatrici post vacanza e il lavoro o lo studio. Ma settembre ha con sé anche tanti buoni propositi, anche energia. Finalmente superata la prova costume sicuramente vorrete mantenere il fisico tonico dell’estate, per chi invece pensa all’estate prossima e per chi semplicemente vuole scaricare la tensione della giornata e avere qualche ora di svago la soluzione è una sola: lo sport.

Ma quando la scelta è così ampia cosa fare? Se non si è veramente motivati la palestra potrebbe essere solo una cotta temporanea e non un grande amore, potreste finire per stufarvi pagando a vuoto. Allora cosa scegliere fra yoga, pilates, gag, zumba, acquagym, nuoto e un’altra infinita di corsi che le palestre offrono?

Se nessuno di questi corsi vi convince troppo o se volete qualcosa di diverso immaginatevi…

capoeira

Il battere ritmico su tamburi e sonagli accompagnati da cantilene. Un gruppo in cerchio dà la cadenza ed al centro di questo due figure. Combattono o ballano? E’ un’immagine calda, ha le tinte e le sonorità dell’Africa e del Brasile. Un turbinio di colori, immagini e suoni. Non è solamente lotta e nemmeno solo una danza, unisce le due fino a riversarsi come un fiume nell’arte.

Questa la Capoeira, iscritta dall’Unesco nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.

Il cerchio è la prima cosa che si nota, i partecipanti cantano e battono le mani al ritmo del berimbau – ovvero lo strumento musicale a corda percossa di origini africane – o di altri strumenti, i due al centro sono i capoeristi che si sfidano in questa arte marziale a ritmo dei canti.

Ma come nasce la Capoeira? Ha origini nelle tecniche di lotta tribali dell’Africa centro occidentale, ma durante le deportazioni degli schiavi africani – quindi piena epoca coloniale – arriva in Brasile dove si sviluppa. Quest’arte marziale nasce dalla lotta di liberazione dissimulata nella danza. Proprio il termine “Capoeira” riassume la sua origine: per i brasiliani questa parola rappresenta un simbolo, ha significato di lotta e di liberazione dalla schiavitù. Gli schiavi praticavano questa forma di lotta di nascosto, mascherandola sotto forma di rituale: da qui la misticità e la somiglianza della capoeira con una danza, spesso eseguita a rallentatore. Ma la capoeira, che non può perdere la sua origine come lotta e arte marziale, rimane anche un mezzo di difesa e di attacco dalle grandi risorse: alcuni colpi possono essere molto pericolosi se non addirittura letali (fortunatamente la disciplina non prevede il contatto fisico!). Tra gli anni 30 e 40 quest’arte subisce profondi cambiamenti: viene riconosciuta dallo Stato di Bahia e di conseguenza nascono le prime Accademie. Nasce la “Capoeira Regional” dalla mente del capoeirista Manoel dos Reis Machado (noto come Mestre Bimba). Viene elaborato un nuovo stile che unisce la Capoeira tradizionale, alla Batuque e ad altri colpi di sua invenzione. Idea anche un sistema di gradazione e sviluppa nuovo un metodo d’insegnamento sistematico attraverso sequenze di attacco e di difesa.

dsc_0173

La capoeira è il giusto compromesso per chi ama le arti marziali e tutto ciò che comportano, ma anche la danza. La musica è parte integrante di questa disciplina e ne determina il ritmo e l’andamento. I canti della capoeira riprendono le tradizioni popolari fornendo gli elementi necessari per lo studio della vita brasiliana e delle sue manifestazioni: lingua, folclore, etnografia ed elementi socio-storici. Le melodie hanno una metrica precisa e rispecchiano i sentimenti e l’animo del gruppo e dei capoeiristi. La musica serve ad aiutare o calmare gli avversari, fondamentale per comunicare messaggi al pubblico e ai giocatori.

La Capoeira è anche un gioco, un gioco musicale: senza la musica il corpo non ha il ritmo e la persona perciò non può giocare. Nelle roda la musica è imprescindibile, senza musica non può esserci gioco ed ogni capoerista deve saper suonare tutti gli strumenti e conoscere i principali ritmi e canti del gioco della Capoeira. I ritmi sono definiti nel linguaggio musicale “in levare”, si tratta di forme di ritmo dove una nota appartiene per metà del suo valore alla fine di un tempo o movimento di battuta e per l’altra metà al principio di un altro.

La Capoeira è arte primitiva, mostra l’originaria voglia di libertà e di espressione della propria personalità.

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