Inchiesta Eni – Nigeria, arriva la chiusura delle indagini

La Procura di Milano ha voluto porre fine all’indagine che vedeva coinvolte ben 11 persone e 2 società riguardante un possibile caso di corruzione internazionale. Al centro dell’inchiesta, infatti, c’era una presunta maxi tangente da ben 1 miliardo e 92 milioni di dollari, pagata da Eni e Shell ad una serie di politici nigeriani, tra i quali l’ex ministro del petrolio Dan Etete, volta ad agevolare l’acquisizione di un giacimento petrolifero noto come “Opl-245”. Al centro delle indagini che si sono appunto chiuse in data 22 dicembre c’erano, tra gli altri, l’ex a.d. di Eni Paolo Scaroni, quello attuale Claudio Descalzi, il faccendiere Luigi Bisignani e l’ex ministro nigeriano Dan Etete.
Nessuna richiesta, dunque, da parte dei PM Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro che hanno potuto quindi emettere gli avvisi di chiusura delle indagini. In una nota, l’a.d. di Eni, Descalzi si è detto soddisfatto della chiusura delle indagini, oltre ad aver sottolineato di non avere mai avuto dubbi sul giusto e onesto operato da parte dell’azienda e dei suoi uomini in questa particolare trattativa avuta con le alte cariche del governo nigeriano.
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