Inter-Milan 1-2: Giroud e Pioli vincono il derby

Sembrava un derby a senso unico e, invece, alla fine, l’ha spuntata il Milan, che ha superato l’Inter (padrona di casa per il calendario) con un 2-1 che riapre il campionato e premia la squadra che ha saputo cambiare pelle fra il primo e il secondo tempo, condannando quella che, dopo essere passata in vantaggio, non è riuscita a mantenere quella concentrazione che le aveva consentito di dominare la prima frazione di gioco.
Primo tempo dominato dalla squadra nerazzurra
Il Milan però vince la gara anche sul piano tattico. I rossoneri escono dai primi 45 minuti soggiogati, e il solo gol di Ivan Perišić pare perfino uno scarto generoso nei confronti del Diavolo, che non ne combina una giusta. Franck Kessié, tanto decantato a Empoli nel ruolo di trequartista, non incide e non imbrocca un pallone, Alexis Saelemaekers non si vede e perde ogni palla toccata, mentre la coppia composta da Rafael Leão e Theo Hernández si infrange sui raddoppi nerazzurri e sulla prestanza fisica di Denzel Dumfries.
I cambi di Pioli e Inzaghi nel bene e nel male
Se però, nel primo tempo, l’Inter l’aveva fatta da padrone (bloccata solo da uno spettacolare Mike Maignan, unico rossonero sufficiente nel primo tempo), nella ripresa lo spartito del derby cambia. Merito di Stefano Pioli che, fa ammenda degli errori di formazione e inserisce Junior Messias per Saelemaekers fin dal 46′ ma, soprattutto Brahim Díaz dal 58′ per uno spento Kessié. E la gara gira completamente. Complici però anche i cambi di Simone Inzaghi, che pensa di togliere Perišić per Federico Dimarco e Lautaro Martínez per Alexis Sánchez al 70′ e il fischiatissimo (da parte milanista) Hakan Çalhanoğlu per Arturo Vidal al 73′.
Giroud decide la partita in tre minuti
Il momento decisivo arriva al 75′, protagonista un Olivier Giroud fin lì lottatore sì ma impalpabile che, a centrocampo, dà una vigorosa spallata a Sánchez. Cadono entrambi e per l’arbitro Marco Guida non è fallo, secondo una linea ‘morbida’ (o inglese) tenuta fin dall’inizio. L’azione si snoda, una palla vagante viene deviata in mezzo all’area e Giroud si stende insaccando di piede. Un risultato, quello di parità, fin lì quasi insperato. L’Inter reagisce rabbiosamente, ma passano due azioni ed è ancora Giroud a colpire, dopo uno splendido assist in area di Calabria su cui il ‘bomber’ francese raccoglie, si gira come un fulmine e gela Handanovič, che avrebbe potuto distendersi meglio.
La partita finisce qui: ci sarebbe ancora un quarto d’ora per recuperare ma i nerazzurri ormai non ci sono più con la testa. A tempo scaduto Hernández rimedia un’espulsione per un fallo su Dumfries, importante per rimediare a un precedente errore di impostazione di Tonali. Un fallo che vale il ‘rosso’ ma che salva il Diavolo da una pericolosa ripartenza. L’Inter esercita solo una pressione sterile cui peraltro, con un maggior ‘instinct killer’, il Milan avrebbe potuto piazzare anche la terza rete. Ma sarebbe stato veramente troppo. Al Milan resta la vittoria del derby e una serata da incorniciare per la reazione, all’Inter un ko che non pregiudica nulla dal punto di vista della classifica. (fonte: L’Urlo)
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