John Butler Trio a Gardone Riviera

Immerso nella splendida cornice dell’Anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera (BS), è giunta alla conclusione Mercoledì 5 agosto la quinta edizione del Festival musicale Tener-A-mentE. Tra i tanti nomi di prestigio passati sul Garda, quest’anno il festival ha ospitato gente come Paul Weller, Patty Smith, Franco Battiato e Paolo Conte. La chiusura dell’edizione 2015 è stata affidata a John Butler Trio, esponenti di quel folk misto West Coast che ultimamente sta andando per la maggiore, ma che strizza l’occhio a blues e country per una vera festa per le nostre orecchie.
Il concerto viene aperto da Stu Larsen, solo sul palco, accompagnato dalla sua chitarra acustica e armonica, per una buona mezzora ci narra delle sue storie da giramondo stravagante, con la calma che lo contraddistingue, il giusto antipasto per l’abbuffata australiana di questa sera. E alle 22,00 in punto sale sul palco John Butler, chitarra al collo, accompagnato da Byron Luiters al basso e tastiere ed il nuovo batterista Grent Gerathy che bene si amalgama con la band. Sono due ore di pura contaminazione di musica che dalla West Coast californiana passa per l’amata Australia; un continuo scambio di chitarre ci fa capire di essere davanti ad un assoluto maestro della sei corde, anche se lui predilige quelle da dodici. Si cimenta anche in diversi brani con la lap slide guitar, tanto amata da Ben Harper, per uno show a tutto tondo.
Vero mattatore della serata, John Butler, con la sua leggera musica, ammalia il pubblico presente dando pieno sfogo a tutto il suo materiale musicale. Si apre il concerto con la dolce “Cold Wind”, passando poi ai suoi vari successi “Bullet Girl”, “Used to get High”, “Fire in the Sky” ed arriva uno dei momenti più attesi della serata con “Ocean”, fa emozionare tutti, un vero piacere per i passionati del genere. Ma non è finita, arriva anche la tempesta elettrica con “Ragged Mile(Spirit song)” e “Treat Yo Mama”, la prima contaminata dalla batteria che suona piuttosto reggae, la seconda un bel pezzo suonato seduto con la sua lap slide guitar che per un momento mi fa pensare ad una piega diversa del concerto, ma che invece torna su melodie da John Butler più amate con la splendida “Better Than” e “Losing You” che ci riporta ad un suo più folk. Saluti al pubblico di rituale e l’invito ad alzarsi dalle sedie per vivere ancora di più le sue canzoni e “Funky Tonight” è il preludio alla fine del concerto, ma con il botto! Una stupenda jam di oltre 10 minuti che ci fa capire per l’ennesima volta durante la splendida serata, l’entità della potenza creativa di John Butler e soci. Ed è tempo dei bis e con “Zebra” e “Living the City”, John Butler chiude alla grande lasciando estasiati i numerosi propri fans. Anche per me che non ascolto spessoo questo tipo di musica, è stata una piacevolissima serata, il talento di John Butler è fuori discussione, un fuoriclasse dall’animo blues ma con il folk rock nel sangue.
E una menzione speciale va all’organizzazione del festival, curato nei minimi particolari, e non poteva essere altrimenti. La magnifica cornice che rende l’anfiteatro del Vittoriale un posto unico nel suo genere, considerando che non è sempre facile abbinare posti storici con musicisti degni di nota. Spettacolo da vedere oltre che da sentire.
Fabio Sagonti
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