La nuova City? I ragazzi delle scuole medie la spiegano ai bambini delle elementari

L’associazione “Buon Senso e Legalità” segnala una bellissima iniziativa realizzata da un’altra associazione, Milano Fuoriclasse, con cui ha rapporti di collaborazione.
La storia di Porta Nuova, è una storia bellissima di trasformazioni e grandi cambiamenti architettonici.
E’ un’area della città nuova, ma ha un suo passato e origini che possiamo solo immaginare…
Guardate quest’area così moderna, e ora chiudete gli occhi per qualche secondo e pensate…siamo all’inizio dell’Ottocento, all’epoca la popolazione di Milano arrivava circa a 135.000 abitanti.
Sapete oggi quanti siamo invece? Circa 2 milioni…
Beh, l’area dove ora spuntano i grattacieli di Porta Nuova e Garibaldi si trovava ancora fuori dai bastioni del ‘500. Era ancora un’area agricola piena di cascine. Qui vicino scorreva il canale della Martesana, scavato nel 1460, il fiume Seveso ed una infinità di rogge1. Sapete cosa sono le rogge?
Il progetto Porta Nuova rappresenta uno dei più grandi progetti di riqualificazione in Europa, che punta a ricostruire completamente le aree qui vicine: i quartieri Garibaldi, Isola e Varesine. C’è qualcuno di voi che abita in queste zone di Milano? Avete vissuto il cambiamento che è durato tanti anni? Sapete quanti?
Il progetto è iniziato nel 2005 e si è concluso nel 2014. E’ infatti il cambiamento che è diventato uno dei simboli principali di EXPO!
Il progetto è un’operazione che sapete quanto è costata?
Più di due miliardi di euro. Ha fatto lavorare più di duemila operai e venti architetti.
In questi anni, dal 2005 ad oggi, sono stati costruiti grattacieli, uffici, centri culturali, ville urbane, gallerie (incluse quelle per la metropolitana M5) e numerosi parcheggi sotterranei.
Un delle cose più belle di questa ricostruzione è l’alternanza continua tra costruzioni moderne e ampi spazi e aree naturali, che mettono in primo piano il verde e la natura. Quasi a volere simboleggiare l’importanza di entrambi gli aspetti e della possibilità di valorizzare sia la natura sia le case, i palazzi, le piazze.
Gli edifici del progetto si caratterizzano per una notevole altezza e un grande impatto nel paesaggio. Infatti spesso gli edifici si trovano di fianco ad ampie aree verdi residenziali, passeggiate e percorsi ciclabili. L’obiettivo principale del progetto era lo sviluppo dei quartieri già esistenti (Garibaldi, Isola e Varesine), creando una grande area pedonale, formata da piazze, aree verdi residenziali, ponti ciclopedonali (come quello che sorge su via Melchiorre Gioia).
Il progetto Porta Nuova è partito ed è stato curato da un imprenditore immobiliare degli Stati Uniti di nome Gerald Hines che ha fondato una società immobiliare che si chiama come lui: Hines. Insieme a lui, a prendersi cura del progetto Porta Nuova, c’è anche Manfredi Catella che è il manager di Hines Italia.
Oggi la fondazione Catella, che si trova di fianco all’orto e al ristorante Ratanà, è uno dei protagonisti principali del progetto Porta Nuova perché cerca di diffondere l’importanza del territorio e della città e di insegnare alle persone ad essere responsabili e a rispettare l’ambiente. Per questo propone tantissime iniziative e attività per adulti e soprattutto per bambini che vogliono conoscere e migliorare la propria città e valorizzare la natura. Ad esempio il campo di grano è stato realizzato proprio da questa fondazione e oggi grazie alle persone che lavorano nella fondazione, andremo a visitarlo insieme!
Le ricostruzioni del progetto Porta Nuova sono moltissime, oggi ne vedremo alcune insieme….
Tra le tante opere del progetto Porta Nuova, noi ci troviamo adesso in una piazza (Piazza Gae Aulenti) che è uno dei simboli principali del grande lavoro di ricostruzione di questa parte della città.
E’ infatti il cuore del nuovo quartiere.
E’ stata progettata da un architetto che si chiama Caesar Pelli.
La grande particolarità della piazza è che è più alta rispetto alle altre strade di Milano. E’ stata costruita infatti a circa 6 m più in alto rispetto al livello della strada, perché è fatta di diversi strati: la metropolitana, il parcheggio, i negozi, la superficie. Per questo viene chiamata anche ‘podio’.
Nel centro della piazza ci sono queste ampie vasche d’acqua (indicare) che riflettono l’immagine degli alti edifici intorno.
Provenendo da Corso Como, in via Vincenzo Capelli sono state esposte alcune fotografie de La città che sale per l’inaugurazione di Porta Nuova, nella quale sono state rappresentate le trasformazioni degli spazi durante i lavori.
Secondo voi perché è importante la costruzione di questa piazza per noi cittadini?
Lo scrittore Luca Doninelli ha scritto perché secondo lui è importante, e durante l’inaugurazione è stato esposto un cartello con il suo pensiero. Volete sapere cosa ha detto?
Il quartiere ISOLA
Sapete perché si chiama Isola?
Il quartiere, è un quartiere storico che è stato base di molti scambi commerciali la Brianza (che è la zona dove c’è Monza) e la città di Milano. E’ stato sempre un luogo pieno di relazioni umane ed economiche e tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento ha iniziato a crescere come luogo di attività industriali e artigianali, e come posto dove vivevano operai e ceti medi, perché era molto vicina alle ferrovie e ai treni merci. Oggi non ha più uno scalo merci attivo nelle vicinanze ma una stazione (stazione Garibaldi) che separa il quartiere dal centro della città.
Si chiama Isola proprio per questo motivo: i diversi lavori nell’arco degli anni e la presenza della ferrovia l’hanno separata dal resto della città ed è come se fosse un’isola a parte.
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