La parola all’esperto: come diventare perito psicologo?

Gentile dott.ssa Balconi,
sono una giovane psicologa e vorrei entrare nel mondo del Tribunale e delle perizie psicologiche, mi spiega un po’ come funziona?
Grazie
Dott.ssa Francesca F.
Gentile dott.ssa Francesca,
innanzitutto le consiglio di seguire un corso specifico per schiarirsi bene le idee: il mondo del Consulente Tecnico di Parte, e ancora di più del Consulente Tecnico d’Ufficio, è molto delicato e ricco di sfaccettature. Cerchiamo di fare chiarezza: il CTU è il consulente del giudice e lo affianca nelle sue decisioni, mentre il CTP è il Consulente Tecnico di Parte e deve godere della fiducia del cliente. Il Ctu per lavorare deve essere iscritto all’albo del Giudice e per fare domanda deve rispettare i seguenti requisiti: cittadinanza italiana, non avere condanne penali, deve dimostrare specifica formazione nel settore in cui intende presentarsi in qualità di “esperto”. Ricordiamoci che il perito è colui che lavora nel penale, mentre il consulente tecnico in ambito civile. Il comitato esaminatore, composto dal presidente del Tribunale, dal procuratore della Repubblica, dal capo Cancelleria che è anche il segretario e da un rappresentante della categoria, esaminerà la domanda. La domanda può essere: accolta; sospesa con specificazione, senza specificazione o dovuta a sorteggio; rigettata totalmente o parzialmente. Negli ultimi due casi è possibile fare ricorso in corte d’Appello entro 15 giorni. A questo punto è il giudice che conferisce l’incarico al CTU nel corso di una udienza specifica (chiamata appunto di conferimento). Se il consulente/perito dovesse rendersi conto di conoscere una delle due parti in causa fino a tre giorni prima dell’udienza ha tempo per segnalare la cosa al giudice e presentare una domanda di astensione. E’ importantissimo sapere che il consulente non può rifiutarsi di adempiere agli obblighi di legge (art. 365 Codice Penale), in altri termini non può sottrarsi all’incarico e deve avvertire tramite l’autorità giudiziaria se non riesce a presentarsi in Tribunale il giorno dell’udienza perché ha fatto, per esempio, un incidente.
La Ctu, consulenza tecnica d’Ufficio , può essere chiesta da una delle due parti in causa, da entrambe o su decisione del giudice, che poi procede a convocare l’udienza di nomina del professionista incaricato. Quindi si passa all’udienza di conferimento: il consulente giura di svolgere fedelmente il lavoro al solo scopo di far conoscere al giudice la verità. Il giudice legge il quesito, dopodiché si firma il verbale e si decide quanto tempo abbiamo per la consegna della consulenza/perizia (30, 60 o 90 giorni) dall’inizio delle operazioni peritali che il professionista fissa nel suo studio. In quell’udienza il consulente deve chiedere l’eventuale intervento di un ausiliario (esperto per esempio in tossicologia o testistica o altro).
Il consulente ritira il fascicolo processuale mentre le parti decidono se nominare un Ctp oppure riservarsi la nomina. Inizia così il lavoro dei consulenti/periti: ha valore solo il materiale che viene presentato in sede di operazioni peritali alla presenza di CTP e CTU. Il verbale sarà steso dal CTU mentre il lavoro dei CTP è quello di portare l’acqua al mulino del cliente.
Una via intermedia è quella della conciliazione delle lite: se leggendo il fascicolo processuale il CTU dovesse rendersi conto che è possibile ricongiungere le parti, può fare un tentativo attraverso i CTP.
Una volta consegnata la relazione finale e restituito il fascicolo processuale il compito del CTU nel civile è finito qui, mentre nel penale sarà ascoltato in udienza.
Il compito del CTP è assai più modesto: deve avere competenze per seguire le operazioni peritali alle quali deve sempre essere presente; deve controllare l’operato del CTU che venga espresso nel modo e nei tempi previsti dalla legge; deve mettere in luce le caratteristiche positive della sua parte e dare tutte le giustificazioni favorevoli al suo assistito.
Spero di essere riuscita a darle un’idea del lavoro dei consulenti e dei periti, anche se naturalmente questa è una estrema sintesi
Dott.ssa Elisa Balconi
Psicologa e psicoterapeuta
Specializzata in Analisi Bioenergetica
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