La tangenziale devasterà l’area dei Navigli, già raccolte 14mila firme

di ROBERTO SCHENA (Il cielo su Milano)
Una delle zone più fertili e vergini della provincia di Milano, luogo di colture biologiche avanzate, seguite con interesse da varie facoltà universitarie, non solo lombarde, note per il paesaggio, fra i più belli della Lombardia, segnalati dal Touring club, sta per essere letteralmente devastata da un pesante intervento viabilistico, una superstrada, o tangenziale, che colleghi Vigevano a Malpensa, passando per Abbiategrasso, Albairate, Cassinetta di Lugagnano e Robecco sul Naviglio. La strada invaderebbe letteralmente la campagna più bella e intatta del territorio milanese, a cavallo fra grandi realtà ecosistemiche: il Parco Sud, i navigli di Bereguardo e Grande (quello che entra nella Darsena) e il Parco del Ticino.
Cancellerà per sempre un patrimonio ambientale di inestimabile valore, procurando un danno immenso agli agricoltori, alla vocazione agricola del territorio, al turismo e all’agriturismo in particolare, al paesaggio e al reddito di questa zona. Comporterà un’ulteriore spinta all’urbanizzazione, alla speculazione delle solite case, villette e capannoni destinati a rimanere regolarmente vuoti e semivuoti. Si tratta di zone altamente ciclabili, fatte per il trekking e una gita in bateau; qui ci vengono le persone in vacanza, ci passano anche le ferie. Luoghi freschi d’estate e incredibilmente romantici nelle altre stagioni, tra i più fotografati dai cacciatori di belle immagini, offre un paesaggio intatto da secoli per una vasta porzione di terra. E dispone una buona rete di vendita di prodotti naturali, genuini.
Inizialmente, anni fa, quando si pensava di fare della Malpensa un hub internazionale, la superstrada doveva collegare Milano con lo scalo, passando appunto da queste parti. Fallito il disegno dell’hub, la strada salta, ma resta il pezzetto da Vigegano.
Il motivo ufficiale addotto per costruire la superstrada? Il solito: le strade attuali sono troppo trafficate e lente, cosa vera, in verità, solo nelle ore di punta, ma per motivi rimediabili. In realtà, sotto sotto la superstrada dovrebbe avere la funzione di portare turisti velocemente dall’aeroporto a Vigevano, nonché di aumentare il valore della case nella zona. Lodevolissime intenzioni, se non fosse che la realizzazione del progetto sfascerebbe la parte più bella e significativa del sud Milano, risorse autentiche.
A favore si sono pronunciati i sindaci di Robecco sul Naviglio, Abbiategrasso e, ovviamente, Vigevano, dalla destra al centro sinistra, senza distinzioni. Il governatore lombardo Roberto Maroni insiste, è uno dei maggiori sponsor, la superstrada vuole a tutti i costi. Un’idiozia. Basterebbe sistemare le strade già presenti, togliendo i semafori e sostituendoli con delle rotonde, allargando le sedi stradali, per rendere più veloci le vie di comunicazione esistenti. Pur di risparmiare cinque o dieci minuti, questi signori non esitano a sfasciare importanti risorse ambientali.
L’opposizione della popolazione è forte. In poco tempo sono state raccolte oltre 14 mila firme certificate con carta d’identità.
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