L’arte allegorica di Isabella Mandelli e i suoi benefici

Isabella Mandelli, general manager in un’azienda del medicale con una spiccata passione per l’arte e il disegno è riuscita a coniugare meravigliosamente queste sue due anime molto estreme. I suoi disegni raccontano in modo allegorico la sfera eco sociale e allo stesso tempo sono un invito a chi li osserva a divenire protagonisti. E un’atmosfera armoniosa e la non linearità dei suoi personaggi riporta lo spettatore alla multiformità della vita.
Dalla punta del suo pennello prendono vita i Barabubbles, un’intera popolazione di personaggini fantastici che vive nelle bolle e riempie il mondo di cuori. Le sue opere sono un divenire di sensazioni gioiose e felici, un dialogo ininterrotto con chi osserva i suoi quadri. Lo spettatore assorbe la positività di un fare arte per la serenità dello spirito. Le bolle in cui vivono i Barabubbles non sono altro che una forma ideale-onirica del nostro Mondo e l’acquarellare definisce uno spazio pieno dove la non linearità rispecchia la complessità. L’armonia tra gli elementi descrive un equilibrio perfetto, che solo in un universo utopico si può raggiungere.
Dai disegni di Isabella emerge un forte spunto di riflessione: i suoi personaggi lanciano cuori perché sono nel costante e continuo tentativo di cura nei confronti degli altri. Nascono come piante, ma si evolvono fino a diventare animate. Hanno a cuore la parte eco-sociale, che si traduce nella cura dell’ambiente, di sé stessi e degli altri. In tutti i suoi disegni ci sono sempre e solo il bello, la serenità, la gioia e l’armonia. È un mondo positivo con anime buone, al punto tale che nei suoi ultimi lavori sulle rivisitazioni delle favole, il lupo di Cappuccetto Rosso è buono e il cacciatore spara cuori.
Questi personaggi flessuosi ci riportano ad un’infanzia di purezza dove il disegno, non sempre lineare, era il nostro modo di rappresentare il mondo per come lo vedevamo. Nelle bolle, i singoli Barabubbles emergono in tutte le loro prerogative ma allo stesso tempo si confondono con l’ambiente circostante e interagiscono con gli altri.
L’armonia fa da padrona. Natura e individuo sono una cosa sola: i personaggi nascono dalla terra e la terra stessa è resa antropomorfa con la rappresentazione di continenti animati. E allora le città emergono dalla Terra ma si distaccano: il delicato rapporto tra Natura e Civiltà trova così una sintesi definitiva. La non-linearità rappresentata richiama la multiformità della vita e dona una visuale trascendente con cui riconoscere e sciogliere i nodi del quotidiano, insieme.
La filosofia di vita di Isabella è quella de l’errore non esiste, una filosofia che applica sia nell’ambito professionale sia personale. Il suo tratto fluisce spontaneo sulla carta, i colori si mischiano, l’errore diviene errare. Ed è proprio nell’errare che si formano le idee propulsive incrementali, forze acceleratrici dell’innovazione, orientate cioè ad un risultato che, nella sperimentazione, non è ancora definito e tangibile, ma è già accettato. Nella vita ci insegnano che sbagliare è umano, ma la realtà è ben diversa.
Chiunque, con il dito puntato contro di noi, è in attesa di un errore da rimproverarci.
O almeno, non è così che spesso ci sentiamo? Siamo in attesa del dito puntato. Tuttavia questa è una visione molto distorta della realà: chi ha paura dello sbaglio si ritroverà sempre e comunque a sbagliare, ad essere criticato e a punirsi. Quando invece decidiamo di accettare lo sbaglio come elemento di crescita e quindi come parte integrante del nostro percorso, ecco che magicamente l’errore sparisce.
Ed è proprio per la filosofia de l’errore non esiste che i disegni di Isabella sono perfetti veicoli formativi per le aziende. Nel rappresentare uno spazio armonioso dove l’errore non esiste e dove vige l’assenza di giudizio.
Si viene tutti invitati ad essere protagonisti dell’interazione, stuzzicando le suggestioni dell’immaginazione, creando un ponte tra sperimentazione e partecipazione.
In contrasto con le logiche spesso iper-razionali delle aziende, si risveglia così il piacere intrinseco della scoperta, che è sconvolgimento, riflessione ed esperienza collettiva.
L’equilibrio raffigurato nelle bolle dei Barabubbles è tutt’altro che statico.
La sperimentazione è infatti il nodo centrale della filosofia de l’errore non esiste ed è la chiave del progresso.
Così, il mondo del lavoro odierno pone sfide nuove e complesse, che richiedono quelle che Isabella definisce idee propulsive incrementali.
Mettersi nei panni dei Barabubbles permette di riflettere sulla propria percezione di sé, sul modo in cui gli altri ci vedono, sui nostri punti forza e di debolezza. La profilazione dei personaggi, ognuno con un proprio carattere, richiama gli stili comportamentali della scuola junghiana.
Come nelle migliori storie, identificarsi aiuta a scoprirsi. Nessuno dei Barabubbles è visto come superiore agli altri, anzi: tutti possono comprendere ed acquisire gli stili comportamentali altrui!
Insomma un’arte che non è solo un mero diversivo alla nostra quotidianità ma è soprattutto un efficace strumento di miglioramento e sensibilizzazione, che permette di crescere personalmente e professionalmente migliorando le nostre attitudini.
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