Le case e la luce

Ecco, ormai ci siamo, l’ora legale è alle porte, le giornate sono più fredde e più buie, e noi, quando rientriamo a casa la sera, rischiamo di ritrovarci con le unghie degli alluci rovinate e doloranti perché abbiamo lasciato al caso un fattore importantissimo: la luce.
Sembra banale, ma non lo è. Illuminar casa richiede giudizio, e la conoscenza di qualche “trucco del mestiere”. Una buona illuminazione non permette solo di fruire di ogni singolo ambiente in modo ottimale, ma garantisce anche la giusta atmosfera e, se ben studiata, valorizza oggetti di arredo, angoli ed aumenta gli spazi.
Ho deciso quindi di condividere con tutti voi delle semplici regole, che vi aiuteranno al meglio in quest’impresa.
PRIMA REGOLA:
mai dimenticare i fantastici tre, ovvero destinazione d’uso, colore e dimensione del locale che state andando ad illuminare. Perché ovviamente la cucina richiede una luce più viva e brillante, rispetto ad una camera da letto, un ambiente scuro avrà bisogno di più luce rispetto ad uno chiaro, e non sarà mai possibile illuminare una stanza di 100mq con una singola lampadina, a meno che questa sia un faro da stadio.
SECONDA REGOLA: specchio riflesso!!!!
Eh già, se posizionati nelle posizioni corrette, e nella giusta misura, non solo faranno sembrare i vostri ambienti più grandi, ma rimetteranno le fonti luminose nello spazio circostante, quindi tutto risplenderà.
TERZA REGOLA: non siate monotematici.
Pensate che ogni ambiente ha le sue dinamiche, quindi non sarà sufficiente scegliere una lampadina a risparmio energetico della stessa potenza per tutti gli ambienti, per poter dire di aver fatto un buon lavoro.
Tenete sempre presente che la luce artificiale è occasionale, mobile, si accende e si spegne a comando, può abbagliare e può essere tenuta sotto controllo dall’uomo.
Una accurata valutazione della tonalità della luce spinge a un suo utilizzo differenziato: una tonalità calda invita a una percezione domestica dei luoghi e si addice alle stanze adibite all’accoglienza; gli ambienti di passaggio o di semplice collegamento vengono caratterizzati da una progettazione della luce improntata da tonalità fredde.
QUARTA REGOLA: diretto, no grazie.
Ricordate sempre che la luce diretta appiattirà i volumi, preferite quindi sempre proiettori di taglio: scegliendo una direzionalità obliqua della luce, eviterete l’appiattimento dei volumi e garantirete un effetto di uniformità sulle superfici, evitando fenomeni di abbagliamento nelle direzioni di visuale.
Nel prossimo articolo avrete i trucchi per illuminare ogni singolo ambiente, con esempi e schede pratiche, ma per ora, buona visione a tutti!
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