Le Cosmicomiche al Teatro Out Off

Dal 2 al 27 maggio, in 1a nazionale, al Teatro Out Off “Le Cosmicomiche / La Boutique Del Mistero Calvino Incontra Buzzati”. Di Italo Calvino e Dino Buzzati. Regia di Lorenzo Loris, Con Paolo Bessegato, Pietro Bontempo.
Negli ultimi anni, dopo aver portato in scena la prosa potente di Testori, l’espressionismo di Gadda, la finezza intellettuale di Pasolini, Loris si è accostato alla scrittura di Italo Calvino, mettendo in scena la scorsa stagione alcuni racconti tratti dalla raccolta “Gli amori difficili”.
In Italo Calvino non c’è l’espressionismo di Gadda e la visceralità di Testori, al contrario Calvino è un autore cristallino, uno scrittore moderno che auspica un mondo letterario senza “soggetto”. La leggerezza, a cui lo scritture ligure dedicò una delle celebri “Lezioni Americane”, serve per conseguire la chiarezza in un mondo dominato dal caos. Con la sua opera fantastica ha aperto all’universo letterario la possibilità di usare strumenti utopici per affrontare la crudezza del mondo.
Ora con Le Cosmicomiche / La Boutique Del Mistero Calvino Incontra Buzzati, il nuovo progetto dedicato anche quest’ anno, alla Letteratura Italiana dei grandi autori del Novecento, il regista si pone l’obiettivo di fare un ulteriore passo in avanti rispetto alla scorsa stagione e cerca di aggiungere un elemento di novità. Prova così a mettere in relazione parte del mondo letterario di Calvino (già esplorato lo scorso anno) con quello di Dino Buzzati.
Calvino e Buzzati costruiscono la narrazione da un assunto fantastico: sovente i loro racconti nascono da un presupposto decisamente non realistico. Nelle pagine di Buzzati, il destino è sempre in agguato e si manifesta ovunque. Si pensi alle amate montagne e ai boschi dei primi lavori, luoghi d’iniziazione e di scoperta, oppure alla solitudine del deserto, come luogo dell’attesa e dell’impossibile. E si pensi a Milano, la sua Milano la grande metropoli tentacolare, il crogiolo di vite segrete, di sogni, di illusioni e di disperazioni, vero e proprio luogo del mistero e del quotidiano, stregata babele, girone infernale di turpitudini, di occulti prodigi e di inconfessate miserie.
In Calvino il fantastico è una trama leggera intrecciata nel vuoto. Per Buzzati il fantastico ha un peso, un’ancora gettata nel reale. Nei suoi racconti spesso lo spazio è duro e non coinvolgente ed avvolge i personaggi con un vento di tristezza. Il fantastico di Calvino è ricco di colori sgargianti, quello di Buzzati ha i colori delle terre. Entrambi tuttavia giungono ad una ulteriore convergenza rappresentata da una vena ironica. Che lascia spazio ad un sorriso liberatorio.
Lo spettacolo è inserito nel Palinsesto 2018 Novecento Italiano, manifestazione del Comune di Milano che nasce con l’obiettivo di presentare al pubblico, per tutto il 2018, il meglio delle produzioni presenti a Milano, nelle diverse discipline, legate ad artisti e correnti del secolo scorso in Italia.
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