Lega Nord condannata per diffamazione
Su alcuni volantini esposti a Saronno era stato scritto “Clandestini” anzichè “Richiedenti Asilo”, la Lega Nord è stata condannata per diffamazione
A quanto pare utilizzare il termine “clandestini” per riferirsi ai “richiedenti asilo” è reato. Lo ha deciso il Tribunale di Milano e a farne le spese è stata la Lega Nord. L’oggetto del contendere erano alcuni manifesti affissi per Saronno nei quali la Lega Nord scriveva “Saronno non vuole clandestini. Renzi e Alfano vogliono mandare a Saronno 32 clandestini: vitto, alloggio e vizi pagati da noi“.
Le associazioni Asgi (Associazioni per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione) e Naga (una onlus che si occupa di tutela dei diritti per cittadini stranieri), avevano quindi presentato immediato esposto al tribunale che ha deciso di condannare la Lega Nord al pagamento di una multa di 10.000 euro per discriminazione (5.000 euro a ciascuna associazione), oltre alle spese processuali che ammontano a 4.000 euro.
Nella sentenza emessa dal giudice Martina Flamini, si legge che “clandestino contraddistingue il comportamento delittuoso, punito con una contravvenzione,di chi fa ingresso o si trattiene nel territorio dello Stato in violazione delle disposizioni del Testo Unico sull’immigrazione, ragion per cui ha una valenza denigratoria e viene utilizzato come emblema di negatività”
In termini più semplici, definire clandestino qualcuno significa accusarlo di essere arrivato in Italia senza averne diritto, cosa che non riguardava le 32 persone appellate dalla Lega Nord come clandestini, in quanto avevano esercitato il loro diritto a richiedere asilo nel nostro paese e, in attesa di risposta, era stato conferito loro un permesso di soggiorno regolare.
La sentenza poi continua dicendo “scrivere che gli italiani pagano «vitto, alloggio e vizi» ai «clandestini» mentre «ai saronnesi tagliano le pensioni e le tasse»” – come proseguiva il manifesto – veicola l’idea fortemente negativa che i richiedenti asilo costituiscano un pericolo per i cittadini”.
L’ammenda, non avendo la sezione di Saronno della Lega Nord personalità giuridica, è stata imputata alla sede principale di Via Bellerio.
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