Ecco l’elenco dei vincitori della novantesima edizione degli Oscar

La notte degli Oscar si è appena conclusa. Dopo una lunga cerimonia di quasi quattro ore, l’Academy incorona Guillermo Del Toro e il suo The Shape Of Water.
La novantesima edizione degli Oscar vale bene una notte in bianco. Vari i momenti emozionanti sebbene le sorprese non siano state moltissime. In questa edizione 2018 non si partiva certo con un favorito ma che il regista messicano e il suo film fossero davanti agli altri era nell’aria. Così come si potevano prevedere tanto gli Oscar agli attori protagonisti e ai non-protagonisti. Meno scontata la lotta per i premi alla sceneggiatura, dove abbiamo visto quella che è probabilmente l’unica sorpresa con Pelee che vince il premio per quella adattata con Get Out.
Niente da fare per il nostro Luca Guadagnino che non ha vinto il premio per la miglior pellicola per Call Me By Your Name, ma si può comunque consolare festeggiando quello vinto da James Ivory autore della sceneggiatura del film.
Ecco l’elenco completo dei vincitori degli Oscar 2018:
Miglior film: “The Shape of Water”
Miglior regia: Guillermo del Toro, “The Shape of Water”
Miglior attore protagonista: Gary Oldman, “Darkest Hour”
Miglior attrice protagonista: Frances McDormand, “Three Billboards Outside Ebbing, Missouri”
Miglior attore non-protagonista: Sam Rockwell, “Three Billboards Outside Ebbing, Missouri”
Miglior attrice non-protagonista: Allison Janney, “I, Tonya”
Miglior sceneggiatura originale: “Get Out”
Miglior sceneggiatura adattata: “Call Me by Your Name”
Miglior film strniero: “A Fantastic Woman”
Miglior lungometraggio d’animazione: “Coco”
Miglior corto d’animazione: “Dear Basketball”
Migliori effetti speciali: “Blade Runner 2049”
Miglior montaggio: “Dunkirk”
Miglior corto – azione: “The Silent Child”
Miglior corto – documentario: “Heaven Is a Traffic Jam on the 405”
Miglior colonna sonora: “The Shape of Water”
Miglior canzone: “Coco”
Come sempre esemplare la conduzione di Jimmy Kimmel che davanti a un palazzetto gremito (3400 i presenti) ha saputo orchestrare con disinvoltura i tempi e le dinamiche della lunga serata. Scherzando il giusto e senza trasformare in una specie di crociata sociale un momento che doveva avere il cinema come vero protagonista.
Unica nota stonata la fretta imposta a chi ha ricevuto il premio. Sembrerà strano dirlo dal momento che parliamo di un evento di quattro ore, ma costringere chi ritira il premio della vita a dire due parole striminzite non aiuta certo lo spettacolo. Speriamo che, l’anno prossimo, si torni a lasciare un po’ di libertà in più a chi vive in diretta le emozioni di un premio atteso una vita.
Nonostante questo, abbiamo vissuto un’altra grande notte di cinema. Ora possiamo tornare a concentrarci sui film in sala e su quelli in uscita.
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